DA TEMPO IN THAILANDIA, ITALIANO TROVATO MORTO: FATTO A PEZZI E POI BRUCIATO

Lo stavo cercando da diverso tempo, e domenica la polizia tailandese aveva deciso di perquisire la casa dove viveva con la moglie, tale Rujira Eiumlamai (ovviamente fuggita). Come ha poi riferito il colonnello Chaisathien Maneejak, sovrintendente della polizia di Bung Narang, diversi elementi concorrono ad avvalorare il sospetto che tra i due vi fossero forti dissapori per questioni economiche. Non ultima, anche la presenza di un’amante francese, tutt’ora ricercata. Ma le indagini hanno preso una svolta decisiva quando sia su un tappeto, che sul passaporto dell’italiano, il 62enne di Sondrio, Giuseppe de Stefani, sono state rinvenute alcune tracce di sangue. Gli agenti hanno così iniziato a battere l’area cricostante la zona dove i due vivevano, nella provincia di Phichit, nel nord del Paese. Qui, all’interno d un bosco, hanno trovato i resti di un uomo, prima fatto a pezzi, e poi bruciato. Il fatto che possa trattarsi proprio del 62enne italiano, lo confermerebbe un tatuaggio (riconosciuto da diversi testimoni appartenente al de Stefani), ancora visibile su una gamba parzialmente bruciata. Dal canto suo la Farnesina si è subito messa in contatto con l’ambasciata d’Italia a Bangkok, affinché venga accertata l’evenuale morte delnostro connazionale.
M.