(Adnkronos) –
Ottomila euro per ognuno dei migranti, saliti a bordo della barca naufragata ieri mattina davanti alle Coste di steccato di Cutro. I risparmi di una vita per molti dei migranti finito poi in acqua. E’ quanto ha scoperto la Procura che ha emesso i tre fermi di polizia giudiziaria per altrettanti scafisti, di cui uno minorenne. I due di maggiore età, un turco e un pakistano, sono stati portati nel carcere di Crotone. Il minorenne nel carcere minorile di Catanzaro. Il turco è rimasto fino al pomeriggio nella cella dell’ospedale perché risultato falso positivo al Covid.
“La Squadra Mobile della Polizia di Stato, la Compagnia Carabinieri di Crotone e i Finanzieri della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Crotone, sotto il coordinamento di questo Ufficio di Procura, sono riusciti tempestivamente, in collaborazione e stretta sinergia tra loro, ad individuare tre presunti trafficanti di uomini che avrebbero condotto il barcone dalla Turchia all’Italia, nonostante le condizioni proibitive del mare, approdando sulle coste calabre e causando il terribile naufragio”, spiega la Procura.
“L’incessante lavoro degli uomini in divisa, teso a ricostruire con l’aiuto dei superstiti fatti e responsabilità, ha così permesso di individuare un cittadino turco e due pachistani, quali presunti responsabili principali della tragedia, i quali, secondo i primi accertamenti, avrebbero richiesto ai migranti, per il viaggio di morte, circa 8mila euro ciascuno”. “Le attività di polizia giudiziaria, ancora in corso, sono state svolte in un ambito di proficua collaborazione fra le forze di polizia operanti, integrando efficacemente le reciproche professionalità e competenze operative”.