Dopo due settimane in cui i numeri dei morti e dei contagi continuavano a crescere, da New York arrivano progressi nella lotta al Covid-19. Nella conferenza di lunedì 13 aprile il sindaco della città, Bill De Blasio, ha detto che nel fine settimana i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono diminuiti, così come il numero delle persone risultate positive. “Stiamo facendo dei veri progressi”, ha detto De Blasio. “Dobbiamo continuare a guadagnarci la via d’uscita attraverso le nostre azioni. Rimanere concentrati e continuare a rispettare le regole, questa è la strada da seguire“.
New York, con più di centomila casi e oltre settemila decessi, è la città più colpita degli Stati Uniti.
Nonostante i segnali incoraggianti, De Blasio ha manifestato grande preoccupazione per la situazione economica, simile solo alla crisi del ’29. Per questo ha intenzione di attuare nuove misure per salvaguardare gli affittuari che hanno perso il lavoro. Per ora chi non può più pagare l’affitto non può essere “sfrattato” fino a luglio, ma il sindaco spera che il periodo possa essere esteso ancora “per evitare una massiccia ondata di sfratti”.
Non solo New York, anche altri Stati hanno imposto una moratoria per gli sfratti. Ma senza maggiori aiuti e una programmazione attenta e di lungo periodo, per molti cittadini sarà dura sborsare gli arretrati. Solo nel Minnesota, prevede Anne Mavity, direttrice esecutiva della Minnesota Housing Partnership, i locatori rischiano di perdere 170 milioni di dollari e 85 mila affittuari di rimanere senza casa. “Le persone avranno bisogno di sostegno più a lungo per poter pagare l’affitto“, ha detto la direttrice all’agenzia americana United Press International.
Mario Bonito