Si è svolto ieri a Roma, presso la sede dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), un importante incontro del Gruppo di lavoro del G7 dedicato alla cybersicurezza. L’organismo, istituito su iniziativa italiana durante il vertice di Borgo Egnazia, ha il compito di promuovere un coordinamento inter-agenzia tra i paesi membri per rafforzare la protezione collettiva contro le minacce informatiche.
Cybersicurezza, un mandato cruciale
Il Gruppo di lavoro sulla cybersicurezza ha ricevuto un mandato dai leader del G7, che puntano a intensificare la cooperazione tra le istituzioni competenti dei diversi Paesi. L’obiettivo è creare un approccio condiviso per affrontare le sfide poste dal crescente numero di attacchi informatici su scala globale. L’iniziativa si inserisce in un quadro di collaborazione più ampio, che include anche il lavoro svolto dall’Ise-Shima Cyber Group, un altro importante forum internazionale dedicato alla sicurezza digitale.
L’Italia, promotrice di questo gruppo, continua a giocare un ruolo di primo piano nel guidare i lavori e nel sottolineare l’urgenza di un fronte comune contro le cyberminacce. L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale ha ospitato la riunione, confermando l’impegno del Paese nel rafforzare non solo la propria infrastruttura digitale, ma anche quella degli alleati.
Il direttore generale dell’Acn Bruno Frattasi che ha presieduto la riunione ha dichiarato: “Le delegazioni delle agenzie e centri per la cybersicurezza dei sette paesi e dell’Unione europea, del Consiglio per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, della Commissione UE, del Ministero degli esteri britannico del Rappresentante del Governo canadese per la cybersicurezza hanno analizzato i risultati dell’intenso lavoro comune svolto nei primi sei mesi di attività. Grazie alla determinazione e allo spirito di collaborazione dei membri del gruppo di lavoro G7 siamo riusciti a creare uno spazio nuovo e continuo di cooperazione. Abbiamo attuato un metodo di lavoro comune, collegiale ed inclusivo che ha notevolmente avvicinato le nostre istituzioni, raggiungendo un livello di interazione mai sperimentato prima”.
Ha aggiunto: “Abbiamo lavorato per armonizzare i meccanismi nazionali a presidio della sicurezza delle infrastrutture critiche, cominciando dalle catene di approvvigionamento nel settore energetico, e per individuare l’impiego di meccanismi basati sull’intelligenza artificiale più funzionali al rafforzamento della cybersicurezza. Siamo partiti dalla ricognizione della normativa e degli standard internazionali e nazionali di cybersicurezza, abbiamo trovato punti di convergenza tra gli approcci e le misure adottate in ciascun Paese G7 per salvaguardare la supply chain di beni e servizi ICT. Stiamo plasmando un metodo di lavoro che mette a fuoco le esperienze nazionali e i denominatori comuni che meglio possono garantire i nostri ecosistemi digitali”, ha concluso.