Continua la battaglia dei comitati contro lampliamento della discarica di Cupinoro. Oggi giornata importante in quanto il Consiglio dei Ministri inizia a prendere in esame il contenzioso sulla vicenda venutosi a creare nella Conferenza dei Servizi della Regione Lazio, conclusasi con pareri discordanti. Nel frattempo è stata inviata lo scorso 10 luglio una lettera a Renzi, Presidente della Repubblica, alla Comunità Europea, Commissione ambiente, alla Corte dei Conti ed al Prefetto di Roma. Dovendo la S.V. pronunciarsi in merito alla riapertura della discarica in oggetto, nel territorio di Bracciano, i sottoscritti cittadini riuniti, residenti nellarea e le Associazioni ambientaliste , fanno presente quanto segue e: chiedono e confidano che la valutazione demandata a codesta Autorità, venga effettuata esaminando lintero dossier dellarea interessata, mediante la valutazione di elementi oggettivi, in modo scevro da scelte faziose o da interessi particolari, onde identificare le reali convenienze ed i relativi costi, a lungo termine,nellinteresse della collettività; sono peraltro nella disponibilità di codesto Ufficio i motivati dinieghi del MIBACT, le osservazioni inviate in data 29 Aprile 2014, ed anche le petizioni individuali formulate a partire dal 12 giugno; i sottoscritti ritengono indispensabile un approfondito esame della soc. Bracciano Ambiente s.p.a protagonista della gestione della discarica dal 2004 che ha, come unico socio, il Sindaco di Bracciano, in rappresentanza della collettività; evidenziando che lesame dovrebbe interessare anche tutti gli aspetti amministrativi oltre quelli specificamente gestionali-operativi; si ritiene opportuno evidenziare come appaia perlomeno singolare che lamministratore unico della Bracciano Ambiente s.p.a., sia lavv. Marcello Marchesi, legale personale e difensore in procedimenti penali del sindaco stesso; più volte detta s.p.a. è stata del resto richiamata dai revisori dei conti del Comune e soprattutto dalla Corte dei Conti, che avevano ravvisato irregolarità nella gestione; ? deve essere altresì evidenziato che la Regione Lazio, proprio in questi giorni, ha deliberato uno stanziamento di dieci milioni di euro, a parziale copertura dei buchi di bilancio, in particolare per il mancato accantonamento delle somme necessarie alle attività del post mortem della discarica, ma non risulta che lo stanziamento sia a fondo perduto e quindi, come al solito, linsipienza di cattivi amministratori ricadrà sui cittadini, senza che vengano presi i dovuti provvedimenti nei confronti di chi ha creato tanti rilevanti danni alla collettività; inoltre la Bracciano Ambiente, alla data odierna, non ha ancora chiuso il bilancio 2013, ma risulta in atti che essa trovasi sullorlo del fallimento, con probabili letali ripercussioni economiche sul Comune di Bracciano;( all.n°1) si insiste nel richiedere che qualcuno voglia analizzare tutti i libri contabili. Proprio in questi giorni la B.A., a parole paladina dei lavoratori, ha anche perso la prima delle cause promosse, per ora, da 21 dei licenziati senza giusta causa e si suppone dovranno essere tutti risarciti; sul piano operativo poi, la stessa società ha adottato metodologie, per il trattamento dei rifiuti, pesantemente sanzionate dalla Comunità Europea, continuando ad operare con il tal quale oltre ogni termine consentito, cosa che pare si continui a fare ancora, in spregio ad ogni norma;(all.n°2) la B.A. inoltre ha ignorato gli specifici vincoli che interessano larea di Cupinoro e tramite false dichiarazioni in atti pubblici, in merito alla presenza dei vincoli stessi, ha ottenuto le precedenti autorizzazioni;(all.n°3) tra i firmatari di tali atti si può notare un personaggio agli arresti, pare, per reati attinenti la gestione rifiuti; (all. n°4) si deve anche rappresentare che la Bracciano Ambiente ha operato allinsaputa del Consiglio Comunale, ad esempio, commissionando un progetto per un mostruoso ampliamento della discarica, per poi negarne lesistenza, anche di fronte alla presentazione, da parte dei cittadini, dellintera documentazione progettuale, tecnica ed amministrativo-contabile, completa dei relativi pagamenti; (all.n°5) Molti dei fatti di sopra elencati, ci risulta siano, per gli aspetti di rilevanza penale, in indagine presso la Procura della Repubblica di Civitavecchia e si chiede a codesto Ufficio che vengano acquisite le debite informazioni al riguardo. Appare doveroso denunziare in questa sede che il Comune ha sempre pervicacemente negato ogni possibilità di partecipazione della collettività alle decisioni, rifiutando costantemente la richiesta di un consiglio comunale aperto disperatamente richiesto dai cittadini con la consegna di 1500 firme! Ciò dimostra che a Bracciano di democrazia si parla solo in momenti elettorali, ma non la si attua nella realtà, lasciando i cittadini privi di voce, di partecipazione e di tutela; così come deve essere altresì denunziato lo strabismo di una Amministrazione che da un lato organizza convegni ed assemblee con lintento di rilanciare il turismo, lagricoltura, lallevamento, viste le favorevoli e peculiari caratteristiche territoriali, la presenza del parco naturale dei laghi di Bracciano- Martignano e, non ultima, della più importante necropoli etrusca (Banditaccia Cerveteri); dallaltro non pensa minimamente al miglioramento delle infrastrutture a ciò utili, ma al contrario, tenta di far diventare questarea, di notevole pregio paesaggistico, archeologico ed ovviamente turistico, un grande polo per i rifiuti che impedirebbe, senza alcun ombra di dubbio, qualsiasi possibilità di sviluppo nel senso sopra descritto. Tentare il superamento di vincoli e norme di Legge, per ottenere, tramite un atto di imperio, in deroga ad ogni normale procedura, lautorizzazione già negata, per una nefasta operazione che neanche propone una efficiente filiera operativa, ma si rifà a superati schemi di gestione dei rifiuti, già non più attivi in molti paesi della C.E., sarebbe, di fatto, un affronto alla logica di una corretta pianificazione territoriale; provocherebbe una probabile sanzione della C.E. che ha già, per la vicenda, lanciato un ultimatum e sarebbe altresì un affronto ai principi fondamentali della democrazia, soprattutto in considerazione della scarsa trasparenza, della mancanza di correttezza gestionale e operativa e dei fallimentari risultati ottenuti da chi, fino ad oggi, ha gestito. I cittadini di Bracciano, Cerveteri e Manziana, hanno dimostrato disponibilità sin dal 1992 ed ora chiedono solo di vivere senza ammalarsi a causa di ciniche ed irresponsabili decisioni politiche e di lavorare guardando sereni al futuro: E UN LORO DIRITTO! Ci appelliamo pertanto alla capacità di codesto alto Ufficio di avere una corretta visione dinsieme delle problematiche, con una attenzione a progetti e soluzioni più moderne, efficaci e convenienti e, quindi, chiediamo che la richiesta della Bracciano Ambiente s.p.a. che rappresenta la negazione di quanto sopra espresso, venga vigorosamente respinta.