Cupinoro: i cittadini vogliono vederci chiaro

     

    A seguito del documento presentato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri a nome dei Sindaci di Cerveteri, Ladispoli, Tolfa e S. Marinella, prendiamo atto della dichiarazione di contrarietà dei sindaci all’ampliamento della discarica di Cupinoro e della richiesta di bonifica del sito. Chiediamo però ai Sindaci di chiarire la loro posizione riguardo alla dichiarata ‘necessità di impianti ad elevata tecnologia’, definizione che riteniamo ancora ambigua e strumentalizzabile: in tale termine possono infatti e ssere ricompresi anche gli impianti di TMB (trattamento meccanico-biologico) e i digestori anaerobici, previsti nel piano industriale per Cupinoro. Realizzare un impianto TMB per produrre ecoballe da bruciare negli inceneritori e nei cementifici è una scelta scellerata per l’impatto sull’ambiente e sulla salute dei cittadini che ha questo tipo di tecnologia, ormai obsoleta e in antitesi alle buone pratiche legate al riciclo e al recupero di materia. Per quanto riguarda la gestione del rifiuto organico sappiamo tutti che l’unica forma davvero virtuosa è il compostaggio aerobico, gestito con impianti di piccola e media capacità. Ci opporremo quindi con forza a qualunque ipotesi di impianti a digestione anaerobica – inquinanti, costosi, pericolosi e interessanti solo per chi specula sugli incentivi statali – oltre a tutte le tecnologie che prevedono la combustione e il conseguente avvelenamento dell’aria.