Dopo la pubblicazione di una nuova biografia a opera dell’americano Richard Zenith finalista al Pulitzer lo scorso maggio e tra i nuovi inediti dal famoso baule dove lo scrittore accumulava i suoi lavori poetici, emergono nuovi entusiasmi, percorsi e approfondimenti culturalu sulla figura di Joao Pessoa.
Ecco alcune vecchie pubblicazioni utili a far luce sul percorso faticoso della fama, oggi internazionale, di un poeta morto semisconosciuto a Lisbona nel novembre del 1935.
La casa editrice Presença riporta in libreria un’antologia storica, fra le prime dedicate alla sua opera e organizzata in una prima stesura, nel 1942, dal critico Adolfo Casais Monteiro (1908-1972).
Saggista, docente di letteratura in Brasile (dove si esiliò negli anni ’50) e poeta egli stesso, Casais Monteiro fu uno dei primi ad aver colto il genio di Pessoa e fu anche il destinatario di una famosa lettera, una delle ultime scritte dall’amico poeta, datata 13 gennaio 1935, nota proprio perché in essa l’autore spiegava al critico la genesi dei suoi eteronimi, cioè di quegli autori fittizi che il poeta inventava per firmare i suoi vari testi adattandoli allo stile e alla personalità di ciascun eteronimo. L’antologia dal 17 agosto, nelle librerie portoghesi.