Il patto, pensato per promuovere la diffusione della cultura del leggere, è stato già sottoscritto da oltre 400 tra associazioni, asili, scuole, licei, case editrici, teatri, università, librerie e enti pubblici
Roma ha finalmente il suo Patto per la Lettura, strumento previsto dalla legge Piccoli-Nardelli del 2020, che ha come obiettivo la promozione e la valorizzazione del libro e della lettura, mettendo in rete il comune con tantissime realtà territoriali pubbliche e private. La Giunta di Roma Capitale ha infatti dato il suo via libera a una delibera, proposta dall’assessore alla Cultura, Miguel Gotor, con la quale si approva il “Patto locale per la lettura di Roma Capitale”, all’interno del quale il comune verrà rappresentato dall’istituzione Biblioteche di Roma. Il patto vedrà il coinvolgimento dei Municipi e vi hanno già aderito 417 tra associazioni, asili, scuole di ogni ordine e grado, Onlus, case editrici, teatri, università, librerie, aziende ed enti pubblici.
I Patti locali per la lettura sono strumenti riconosciuti dalla legge n. 15 del 2020 come principali mezzi per l’attuazione del Piano Nazionale d’Azione per la Promozione e il Sostegno della Lettura e sono promossi dal Centro per il Libro e la Lettura (Cepell). L’obiettivo è quello di facilitare il radicamento della lettura come abitudine individuale e sociale diffusa, promuovendo la creazione di una rete territoriale che coinvolga le istituzioni pubbliche e realtà del mondo della formazione, della cultura, del sociale e dell’economia.
Il Patto per la Lettura di Roma Capitale, oltre a promuovere il valore della lettura, punta alla valorizzazione della lingua italiana attraverso la diffusione delle opere dei grandi autori del passato e del nostro tempo. Inoltre, promuoverà interventi mirati per specifiche fasce di lettori e per territori con più alto tasso di povertà educativa e culturale, anche al fine di prevenire o di contrastare fenomeni di esclusione sociale.
I primi sottoscrittori hanno potuto aderire al progetto attraverso un avviso pubblico pubblicato dalle Biblioteche di Roma il 14 luglio e in pochi giorni sono state raccolte centinaia di adesioni da parte di realtà locali e nazionali operanti nella Capitale. L’avviso resterà aperto per i prossimi tre anni e sarà aggiornato periodicamente.
“Il compianto Luca Serianni, tragicamente scomparso pochi giorni fa, era solito ricordare che ‘la lettura rientra in quelli che sono i bisogni fondamentali, niente è in grado di sostituirla’ – così l’assessore Gotor – E con questa iniziativa Roma intende proprio riconoscere la lettura come diritto fondamentale e imprescindibile per tutti e come strumento centrale per promuovere lo sviluppo culturale, civile e sociale della città. Il fatto rilevante – ha aggiunto Gotor – è che in poco più di dieci giorni hanno aderito al Patto per la Lettura una galassia di realtà di ogni tipo diffuse su tutto il territorio cittadino, dall’Accademia romanesca ai ragazzi di Zalib, passando per le librerie, le scuole e importanti attori del mondo della cultura e dell’editoria che operano a Roma. Un risultato eccezionale che vogliamo rafforzare ancora: in autunno, infatti, organizzeremo un grande appuntamento durante il quale, insieme ai sottoscrittori presenteremo pubblicamente il progetto alla cittadinanza”.
Max