CULTURA, FRANCESCHINI: PARERE SOPRINTENDENZA NON PIÙ INAPPELLABILE
La riforma del Mibact approvata ieri dal Cdm ed illustrata oggi dal ministro per i Beni e le attività culturali Dario Franceschini, offre una via d’uscita alle amministrazioni locali che spesso si trovano di fronte a una impasse: un’opera strategica ed infrastrutturale bloccata dal parere della soprintendenza, un esempio tra tutti, la linea C della metropolitana di Roma. “Fino ad oggi il parere del soprintendente per una concessione era indiscutibile – ha spiegato Franceschini – l’unica via era il ricorso all’autorità giudiziaria. Non è mai sano che qualcuno sappia che il suo parere è indiscutibile. Io sono un difensore delle soprintendenze, ma non posso dire che lavorino tutte bene”. Il parere dei soprintendenti, quindi “sulla base di una norma contenuta nel decreto legge che attuerà la riforma, non sarà più inappellabile, ma riesaminabile da una commissione regionale entro 10 giorni”, su richiesta di “un’amministrazione o del ministero (d’ufficio)”. Questa novità non vale per i vincoli, in questo caso “resta in vigore la procedura attuale”. Anche il parare riesaminato dalla commissione regionale, potrà essere impugnato da un’altra amministrazione, la quale “avrà la possibilità di ricorrere al cdm”. Più in generale, con la Riforma del Mibact, le Direzioni regionali assumono un ruolo diverso e tornano a svolgere funzioni di coordinamento. Saranno trasformate in Segretariati regionali del Mibact, con il compito di coordinare tutti gli uffici periferici del Ministero operanti nella Regione. Viene così pienamente riconosciuto il ruolo amministrativo di tali uffici, tutti dirigenziali di seconda fascia.