Se dopo 40 anni, di anno in anno crescono le iniziative in suo ricordo (strano Paese il nostro), evidentemente il peso di una così improvvisa, tragica e disastrosa morte, nei tempi addietro faceva davvero paura. Ad oggi, la versione ufficiale racconta che quella notte, tra l’1 e il 2 novembre, Pier Paolo Pasolini veniva massacrato in un desolato campetto di calcio dell’idroscalo di Ostia. Aveva 53 anni, se ne andava così, nellodio generale per la sua lucida schiettezza intellettuale, uno dei più grandi pensatori italiani del dopoguerra, la voce più scomoda e tra le più intelligenti di quegli anni. Le cronache raccontano che venne arrestato lallora 17enne Giuseppe Pelosi (un ’ragazzo di vita’ con il quale lo scrittore si era appartato quella notte), fermato a poche ore dal delitto dagli agenti di Ostia al volante dell’Alfa dello scrittore. Il giovane si dichiarò colpevole (per poi ritrattare moltissimi decenni dopo, dicendo che finalmente non avrebbe più potuto subire vendette da parte dei veri colpevoli), ma la dinamica dei fatti e la ferocia dei colpi che subì Pasolini – fisicamente fortissimo, un atleta – non potevano essere ricondotti allazione di una sola persona, e per di più per mano di un ragazzino. In molti tra gli amici di Pier Paolo, non accettarono da subito tale versione. Oriana Fallaci ad esempio, la mattina stessa denunciò al ’Corriere’: “Scrivete che sono stati i fascisti”. Un omicidio irrisolto, che ha generato (poi) addirittura la costituzione di unapposita Commissione parlamentare di inchiesta, sostenuta da decine di deputati e senatori. Poeta, regista e scrittore, come si definiva: “è quello che ho scritto nella carta di identità alla voce professione”, Pasolini ha raccontato linvoluzione della società attraverso unanalisi socio-antropologica che non mancava di denunciare lirriverente omologazione dettata dalle spire di un progresso sempre più tecnologico e meno umano: “un paese, senza memoria. Il che equivale a dire senza storia raccontò ad Enzo Biagi in unintervista – LItalia rimuove il suo passato prossimo, lo perde nelloblio delletere televisivo, ne tiene solo i ricordi, i frammenti che potrebbero farle comodo per le sue contorsioni, per le sue conversioni. Ma lItalia è un paese circolare, gattopardesco, in cui tutto cambia per restare comè”. Ovviamente numerose ed alcune illustri le iniziative in cartellone (a macchia di leopardo), nel Paese. A Roma segnaliamo, al Teatro Argentina, ’Testimone carnale’, letture dellultima opera postuma dello scrittore, ’Petrolio’, con gli interventi di Bernardo Bertolucci, Ascanio Celestini, Ninetto Davoli, Giuliana De Sio, Piera Degli Esposti, Abel Ferrara, Iaia Forte, Monica Guerritore, e Luigi Lo Cascio. Sempre a Roma, alla Biblioteca Guglielmo Marconi sarà presentata la mostra ’Pasolini – Il cinema in 20 tavole”’. Chissà, magari di questo passo col tempo oltre che omaggiarne la figura, qualcuno riuscirà anche a capirne realmente il pensiero, e ad applicarlo, nellambito di una società altrimenti condannata allautodistruzione.
Max