Per i carabinieri Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro, colpevoli di aver ucciso Stefano Cucchi, la Cassazione ieri ha ridotto la condanna da 13 a 12 anni di reclusione. Una sentenza che la sorella di Cucchi, Ilaria, ha commentato così al termine dell’udienza: “Giustizia fatta, Stefano è stato ucciso di botte”.
Dopo la condanna, i due carabinieri si sono costituiti nella notte nella Caserma Ezio Andolfato di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), sede del Carcere militare giudiziario, per consegnarsi ai colleghi prima di venir trasferiti nella struttura penitenziaria casertana.
Prima di costituirsi, riferisce l’Ansa, uno dei due carabinieri condannati, Raffaele D’Alessandro, avrebbe riferito al suo avvocato Maria Lampitella: “Sono amareggiato perché non sono l’assassino di Stefano Cucchi, ma rispetto la decisione dei giudici perché sono un carabiniere nell’animo”.
E’ atteso inoltre un nuovo processo di appello per i due carabinieri accusati di falso nell’ambito della morte di Stefano Cucchi. La sentenza di ieri è stata commentata così da Ilaria Cucchi: “A questo punto possiamo mettere la parola fine su questa prima parte del processo sull’omicidio di Stefano. Possiamo dire che è stato ucciso di botte, che giustizia è stata fatta nei confronti di loro che ce l’hanno portato via. Devo ringraziare tante persone, il mio pensiero in questo momento va ai miei genitori che di tutto questo si sono ammalati e non possono essere con noi, va ai miei avvocati Fabio Anselmo e Stefano Maccioni e un grande grazie al dottor Giovanni Musarò che ci ha portato fin qui”.