Dopo il nuovo attacco israeliano alle postazioni Unifili in Libano, il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto nell’informativa al Senato sui recenti spari contro le sedi della missione è tornato a parlare del tema.
“L’Italia lo ha ribadito più volte: riconosciamo il diritto di Israele a difendersi ma con la stessa forza chiediamo che si attenga alle regole del diritto internazionale e che rispetti le basi Unifil. È in atto una crisi gravissima caratterizzata dal superamento progressivo di diverse linee rosse nonostante i ripetuti appelli della comunità internazionale”, le parole di Crosetto. “Oggi purtroppo – ha continuato il ministro – assistiamo al sistematico ricorso alle armi a Gaza e in Libano e le vittime sono soprattutto civili inermi, già duramente provati dalla pioggia di missili, droni, bombe utilizzati da ambo le parti”.
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Il ministro ha poi spiegato che c’è la massima attenzione gli italiani in Libano. “Come Difesa, – ha chiarito – siamo ovviamente pronti a fare la nostra parte e, qualora necessario, siamo in grado di condurre operazioni di estrazione del contingente nazionale e dei nostri connazionali in Libano, anche in modo autonomo.”
Aggiornamento ore 8.03
“In tal senso sono stati già preallertati assetti aerei e navali per tale scopo, e il loro livello di prontezza è stato recentemente innalzato e adeguato alla situazione sul campo. Sono state adottate tutte le misure necessarie per gestire i rapidi cambiamenti di situazione, rafforzando le misure di protezione attiva e passiva. Inoltre, i piani di evacuazione sono stati aggiornati, testati e sono pronti per essere attuati, se necessario”.
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