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”Crollano sia i contagi che i decessi. Ad oggi in Italia 7,1 milioni di persone non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino”, illustra il Gimbe

Nell’ambito dei monitoraggi settimanali relativi alla curva epidemiologica nel Paese, oggi è la volta della fondazione Gimbe che, finalmente conferma il netto calo dei contagi.

Nello specifico, in relazione alla settimana dal 9 al 15 febbraio, sono stati registrati 439.707 nuovi casi, rispetto ai 649.345 della settimana precedente, parliamo quindi di   con una riduzione percentuale del 32,3%.

Allo stesso modo con un bel -16% anche i decessi hanno subito un forte rallentamento, passando da 370 a 310 al giorno.

Cartabellotta: “I nuovi casi settimanali registrano per la terza settimana consecutiva una netta flessione”

Commentando questo nuovo report, il presidente della Fondazione, Nino Catabellotta (nela foto), ha illustrato che ”I nuovi casi settimanali registrano per la terza settimana consecutiva una netta flessione: sono circa 440 mila con una riduzione del 32,3% rispetto alla settimana precedente e una media mobile a 7 giorni che scende da 87.384 casi del 9 febbraio a 62.815 il 15 febbraio (-28,1%). Un crollo imputabile sia al netto calo dei tamponi (-27,8%), sia alla ridotta circolazione virale che rimane ancora elevata, come documenta la sostanziale stabilità del tasso di positività dei tamponi antigenici rapidi”.

Tamponi, il Gimbe: “I molecolari dal 16,7% al 12,4% mentre, gli antigenici rapidi vicini ad una stabilità: dal 9,9% al 10,1%”

Nello specifico, spiega il report, in quest’ultima settimana i tamponi rapidi hanno segnato un forte -1.374.828, riducendosi quindi del 30,9% mentre, quelli molecolari (-206.759) del 16,7%. Dunque, nella media mobile – ad una settimana – in merito al tasso di positività dei tamponi molecolari, la riduzione passa dal 16,7% al 12,4%, così come gli antigenici rapidi, molto più vicini ad una stabilità: dal 9,9% al 10,1%.

Area medica, Gili (Gimbe): “In discesa i ricoveri per Covid, sia in area medica (-14,9%), che in terapia intensiva (-18,7%)”

Riguardo invece la situazione nell’area medica, ha spiegato la responsabile Ricerca sui servizi sanitari della Fondazione Gimbe, Renata Gili, “Ancora in discesa i ricoveri per Covid, sia in area medica (-14,9%) sia in terapia intensiva (-18,7%)”. Come specifica l’esperta, “Scende nell’ultima settimana la pressione sugli ospedali. In particolare, in area critica, dove la discesa è iniziata già da un mese, si passa da 1.717 del 17 gennaio a 1.119 del 15 febbraio. In area medica, invece, l’occupazione scende da 19.913 del 31 gennaio a 15.602 del 15 febbraio. Al 15 febbraio il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 23,8% in area medica e dell’11,6% in area critica”.

Gimbe: “Nelle regioni Si conferma un ulteriore calo degli ingressi giornalieri in terapia intensiva”

Altro tema legato ai contagi, lo stato di ‘salute’ delle regioni che, commenta per il Gimbe il direttore operativo, Marco Mosti, “tutte le Regioni superano la soglia del 15% in area medica, ad eccezione di Basilicata, Campania, Lombardia, Provincia autonoma di Bolzano, Umbria e Veneto, tutte vanno oltre la soglia del 10% in area critica”. Inoltre, prosegue, ”Si conferma un ulteriore calo degli ingressi giornalieri in terapia intensiva, la cui media mobile a 7 giorni scende a 80 ingressi/die rispetto ai 99 della settimana precedente”.

Gimbe: “14 province che presentano un’incidenza superiore ai 1.000 casi per 100mila abitanti”

Entrando nello specifico delle regioni, sempre nella settimana compresa fra il 9 ed il 15 febbraio, eccetto che in Sardegna, nelle altre regioni si rileva un calo percentuale di nuovi casi, come nel Molise (che passa dal -2,3% al -47,9%), così come nella Valle d’Aosta. Calano inoltre da 70 a 14 le Province che presentano un’incidenza superiore ai 1.000 casi per 100mila abitanti, e sono Oristano (1.409), Macerata (1.299), Siracusa (1.234), Fermo (1.209), Ascoli Piceno (1.199), Reggio di Calabria (1.176), Bolzano (1.147), Messina (1.115), Lecce (1.108), Sud Sardegna (1.098), Cagliari (1.092), Rieti (1.044), Ancona (1.035) e Ragusa (1.001).

Gimbe: “Nonostante l’introduzione della la vaccinazione obbligatoria per gli over 50, calano le somministrazioni”

Anche la Fondazione Gimbe conferma purtroppo l’inefficacia dell’introduzione della la vaccinazione obbligatoria per gli over 50, “Nonostante l’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale e dell’obbligo di Green pass rafforzato sui luoghi di lavoro, tra gli over 50 il numero di nuovi vaccinati scende ulteriormente, attestandosi a quota 27.103 (-43,8% rispetto alla settimana precedente). In continuo calo anche le fasce 12-19 e 20-49”. Infatti, segue il report,  questa settimana, in generale, si registra un ulteriore calo dei nuovi vaccinati: 110.791 rispetto ai 187.037 della settimana precedente (-40,8%). Di questi, il 41,2% è rappresentato dalla fascia 5-11: 45.618, in ulteriore netta flessione rispetto alla settimana precedente (-41,7%)”.

Gimbe: “In Italia vi erano ancora ben 7,1 milioni di persone che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino”

Infine, sempre in merito alla situazione vaccinale, evidenzia la Fondazione, al 15 di febbraio in Italia vi erano ancora ben 7,1 milioni di persone che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino. Fra queste, 2 milioni sono quanti  guariti dal Covid da meno di 180 giorni (dunque ‘temporaneamente’ protette). Dati che, osserva la Fondazione Gimbe, “Portano ad alcune considerazioni: se da un lato oltre 2 milioni di persone recentemente entrate in contatto con il virus contribuiscono ad alzare il livello di immunità della popolazione, dall’altro il numero di persone senza protezione è ancora molto elevato. Peraltro, la protezione immunitaria ottenuta dopo l’infezione cala progressivamente nel tempo ed è necessario vaccinarsi entro 6 mesi dall’avvenuto contagio”.

Max