“Siamo contenti che il ministro Adolfo Urso riconosca l’importanza del Sud e l’interesse strategico dei porti affacciati sul Mediterraneo, in particolare quello di Gioia Tauro che secondo l’analisi del Port Liner Shipping Connectivity Index risulta il secondo porto d’Italia. Vogliamo però ricordare al ministro delle Imprese e del Made in Italy che il governo non sta ancora facendo nulla per aiutare tutte quelle piccole e medie imprese, soprattutto del Sud, che stanno pagando di tasca loro la crisi nel Mar Rosso proprio a causa dell’aumento dei costi di trasporto via mare”. Lo ha dichiarato il presidente di Confimprenditori, Stefano Ruvolo.
Infatti, ha poi aggiunto il manager, “Purtroppo, ad oggi, la possibilità che il Sud Europa sia servito da navi feeder in partenza dai porti di trasbordo più vicini allo Stretto di Gibilterra è un’ipotesi presa in considerazione da diversi vettori. In questo scenario è necessario adottare misure straordinarie che vadano ad arginare una crisi che potrebbe avere effetti devastanti per l’intero sistema economico italiano”.
“Ad esempio – suggerisce il presidente di Confimprenditori – si potrebbe attivare subito, come è stato fatto per le imprese colpite dall’aggressione della Russia all’Ucraina, un regime di esenzione temporaneo tramite il Mediocredito per quelle aziende che stanno subendo gli effetti della guerra in Medio Oriente. Si tratta di una misura concreta e sostenibile per le casse dello Stato che sta già funzionando. Adesso ci auguriamo che il ministro Urso alle parole faccia seguire i fatti”.
Max