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Crisi di governo, nulla è ancora perduto, ma se Conte sfida Renzi in Aula rischia grosso

Ovviamente ora è Renzi l’incarnazione di una grave minaccia per gli equilibri del Paese, non un esecutivo che, dopo aver bloccato l’economia, da mesi tergiversa, gigioneggia, indugia, ed intanto il virus imperversa senza ostacoli!

Crisi di governo: Conte reputa Renzi ‘la bestia nera’ ed intende sfidarlo in Aula

Ad ogni modo ieri sera il Cdm è ugualmente andato in scena senza le ministre di Italia Viva, e l’occasione è stata buona per serrare le fila di questa maggioranza sgangherata addossando al l’ex premier qualsiasi ‘nefandezza’. D’altra parte, mettendo ‘il Re a nudo’, Conte è andato su tutte le furie, al punto che, si vocifera, sarebbe intenzionato a sfidare Renzi in Aula. Una scelta azzardata anche perché l’improvviso ricovero di Berlusconi (unico punto di mediazione fra la destra ed il governo), darebbe l’ok sia Salvini che alla Meloni, di poter puntare subito alle elezioni. Insomma sarebbe una mossa avventata che non può dare ‘sulla carta’ certezza di successo. Un rimpasto sarebbe inevitabile… e non necessariamente a guida Conte… 

Crisi di governo: Renzi ha fatto capire di esserci, ma ad altre condizioni…

Per onore di verità Renzi è stato categorico nell’annunciare l’uscita di Iv dal governo ‘se’ gestito in questo modo, ma non ha ne chiesto le dimissioni di Conte, e tantomeno non ha affermato di non volerne più sapere di questo esecutivo. Diciamo che è ancora tutto possibile, molto dipenderà proprio da ciò che sceglierà di fare di Conte.

E’ vero che il premier può contare ancora sull’appoggio del Presidente Mattarella (altrimenti sarebbe dovuto intervenire già da tempo, in merito all’azione del governo), e del M5S, che ora è terrorizzato dalle elezioni – sapendo che sarebbe una Caporetto -. Come del resto lo stesso Pd.

Crisi di governo: forse a Conte l’interim dei due ex ministeri renziani

Al momento l’unica certezza è che si sta lavorando per affidare l’interim delle due poltrone lasciate vuote da Iv. Da non escludere che possa finire per ‘incollarsele’ lo stesso premier (!).

Comunque, entrando nel Cdm, un ministro ha affermato che “si va avanti sul lavoro delle prossime ore per le emergenze assolute del Paese per la pandemia e gli interventi economici e poi si va in Parlamento a testa alta e con la coscienza pulita”.

Come dire, c’è ancora tutto un secondo tempo da giocare…

Max