La crisi di governo è realtà, si è aperta ufficialmente ieri pomeriggio. Matteo Renzi ha annunciato le dimissioni delle ministre di Italia Viva, Teresa Bellanova e Elena Bonetti, e del sottosegretario Ivan Scalfarotto. “Se non c’è bisogno delle nostre idee e della nostra passione, se la nostra collaborazione il nostro contributo non servono, la cosa più giusta da fare è restituire il nostro mandato, per sempre grati di aver avuto il privilegio di servire l’Italia”, scrivono le ministre uscenti e il sottosegretario in una lettera indirizzata a Giuseppe Conte.
Nella giornata di ieri il premier si era recato al Quirinale per un colloquio con Matterella, a nulla sono serviti i tentativi di avvicinamento al leader di Iv, che intorno alle 18.30 ha annunciato la decisione di ritirare le sue ministre. Che in una lettera ribadiscono i motivi della decisione: “Se per uscire da questo immobilismo serve un atto di responsabilità – scrivono-, siamo i primi a compiere questo passo, augurandoci che possano così realizzarsi le condizioni per una nuova e diversa fase per il nostro Paese, guidata da un governo capace di rispondere prontamente ai bisogni dei nostri cittadini, famiglie e imprese”.
Scrivono ancora: “Non vogliamo renderci complici di delegittimare il metodo democratico ritenendolo secondario rispetto all’emergenza. Ha ignorato i segnali di preoccupazione che le abbiamo trasmesso quanto al rispetto delle Istituzioni e delle procedure che ne costituiscono la garanzia”. Le accuse al premier passano
La lettera completa
, allo “show del ritorno a casa dei nostri connazionali rapiti in Libia”, per arrivare infine alla “timidezza con cui si sono condannati i disordini di Washington e il loro mandante”.