POLITICA

Crisi di governo, Conte ha rassegnato le dimissioni

“L’azione del governo si arresta qui”. Lo ha detto più o meno a metà di un discorso che resterà nella memoria di molti, Giuseppe Conte, una lunga invettiva in particolare contro Matteo Salvini che ha aperto la crisi sotto Ferragosto.

Così il premier Giuseppe Conte ha chiuso il sipario sui 14 mesi di governo gialloverde, rassegnando le dimissioni al presidente Mattarella. Le consultazioni partiranno oggi alle 16.

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“Abbiamo lavorato fino all’ultimo giorno” ha ribadito l’ormai ex premier Giuseppe Conte, che attacca duramente Salvini, dandogli dell’ “irresponsabile” per aver aperto una crisi solo per “interessi personali e di partito”.

Conte fa venire tutti i nodi al pettine, elencando tutti i disturbi provocati da Salvini nell’azione di governo, ricordando come questa sua scelta porti il Paese in esercizio provvisorio e all’aumento dell’Iva: “I comportamenti del ministro dell’Interno rivelano scarsa sensibilità istituzionale e una grave carenza di cultura costituzionale”.

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Conte si rivolge spesso a Salvini chiamandolo per nome, accusandolo di aver messo in ombra le cose fatte dal Governo. “Hai macchiato 14 mesi di attività mettendo in dubbio anche quanto fatto dai tuoi ministri” gli ha detto, mostrandosi “preoccupato” da chi “invoca piazze e pieni poteri”.

A poi il Russiagate: Conte lo rimprovera di non aver riferito in Aula sul tema e aver creato problemi alla presidenza del Consiglio, così come lo ammonisce sull’uso dei simboli religiosi, definito “incosciente”.

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