“E’ chiaro che 37,5 è una soglia del tutto inadeguata per i giovani, andrebbe portata a 37,1 visto che i giovani sono spesso asintomatici“. Con queste parole si esprime il professor Andrea Crisanti in ottica della riapertura delle scuole.
Stando al noto virologo, per contrastare la diffusione del coronavirus “la febbre va misurata a scuola con strumenti uguali per tutte le scuole.”
“La febbre va misurata a scuola con strumenti uguali per tutte le scuole. Non credo che le misurazioni in 8 milioni di famiglie possano dare un risultato univoco con misurazioni in bocca, sotto l’ascella”. dichiara il professiore. “E’ chiaro che 37,5 è una soglia del tutto inadeguata per i giovani, andrebbe abbassata e portata a 37,1-37,2 visto che i giovani sono spesso asintomatici. Servirebbero anche sistemi automatici per verificare contestualmente il corretto utilizzo della mascherina: ci sono strumenti che eseguono entrambe le operazioni in un secondo”, prosegue, dando ulteriori elementi per corroborare un dibattito, quello sulla scuola e sulla sua riapertura in sicurezza a Settembre, che è di stretta, strettissima attualità.
“Aspettarsi che gli alunni rispettino un metro di distanza è un’aspirazione che non verrà b. La soluzione migliore è che i bambini vadano a scuola e si mettano la mascherina, è la cosa più sicura”, corrobora.