“Io dico di sì” alla mascherina anche con vaccino Covid e Green pass, “specialmente in ambienti molto affollati. Il Green pass crea ambienti più sicuri, ma non ambienti assolutamente sicuri. Perché le persone vaccinate, specialmente con la variante Delta” di Sars-CoV-2, “si possono infettare. Sebbene abbiano una probabilità sicuramente inferiore di sviluppare malattia grave, si infettano con cariche virali molto elevate, quindi sono in grado di contagiare”. A spiegarlo è stato il virologo Andrea Crisanti, protagonista ad ‘Agorà Estate’ su Rai 3 di un duro scontro con il senatore Ignazio La Russa.
“Col Green pass creiamo ambienti relativamente più sicuri. Che poi il pass serva a far vaccinare le persone non ci sono dubbi e io sono favorevole che si vaccinino più persone possibile”, ha rimarcato Crisanti. Parole, le sue, che hanno suscitato la reazione di un altro ospite della trasmissione, La Russa, il quale contestando un servizio sulla mascherina e il monito pressante degli esperti sulla protezione, ha obiettato: “Si continua volutamente a creare terrore. L’allarme è giusto, il terrore no. Con uno scafandro andremmo benissimo, potremmo arrivare a consigliarlo. Il contagio senza sintomi non è malattia. Dopo che ci siamo vaccinati, e fatelo volontariamente, bisogna dire alle persone ‘state tranquilli’. Ci sono altre malattie trascurate, si pensi anche a quelle”.
Immediata la replica di Crisanti, accusato da La Russa anche con parole forti, come “terrorista”. Il direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova ha però insistito: “Io penso che la mascherina Ffp2 nei trasporti sia uno strumento importante”. Citando poi alcuni numeri: “In Italia muoiono circa 450mila persone all’anno. In Inghilterra più o meno lo stesso numero. E in questo momento in Gb muoiono 100 persone di Covid al giorno, questo significa 37mila persone all’anno. Io penso che sia vergognoso che esiste una malattia trasmissibile che causa il 10% delle morti” totali annue di un paese. E rivolgendosi a La Russa: “Terrorista è lei che consente e favorisce la trasmissione di una malattia mortale”.