CRESCE IL CONTAGIO DA MORBILLO: IN UNA SETTIMANA REGISTRATI 137 CASI. IL MINISTRO LORENZIN: ’ARRIVANO MILIONI DI PERSONE DA PAESI CON EPIDEMIE’. PARTE CON SUCCESSO IL NUMERO VERDE 1500 SUI VACCINI

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    Mentre non si placano le polemiche in merito all’obbligarietà dei vaccini per poter acceder alla scuola dell’obbligo, oggi l’ultimo bollettino settimanale dell’Istituto superiore di sanità (rivolto al periodo 5-11 giugno), ha sottolineato che dall’inizio dell’anno sono saliti a 2.988 i casi di morbillo registrati nel nostro Paese. Un numero record, spiegato dai 137 casi di contagio registrati nell’ultima setimana. Ovviamente, l’89% dei casi riguarda persone non vaccinate, ed il 6% di questi era stato vaccinato con una sola dose. Allarma che il 35% dei pazienti ha avuto almeno una complicanza mentre, il 40% è stato ricoverato mentre, il 15%, è arrivato in pronto soccorso. Quanto all’età media dei soggetti contagiati, è la fascia dei 27enni mentre, quella dai 15 ai 39 anni (56% dei casi), è quella più rappresentata, seguita seguita dagli over 39 (18%). Ed oggi, proprio intervenendo al lancio del numero verde 1500 sui vaccini (isitituito dal ministero per dare indicazioni utili in merito, attivo dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 16), il ministro per della Salute ha tenuto a puntualizzare che, “Abbiamo flussi di milioni di persone che provengono anche da Paesi in guerra, da luoghi in cui queste epidemie ci sono. Ci sono in Nordafrica, nell’Est, ci sono stati 2 casi di difterite in Europa”, Affermazioni che in qualche modo inquietano perché di fatto, anche senza reali emergenze o pericoli di contagio, avallano le teorie di quanti continuano a sostenere che la recrudescenza di molte infenzioni coincidono con l’avvento del massiccio flusso migratorio. “Viviamo in un contesto geopolitico completamente diverso da quello di 20 anni fa – ha aggiunto in proposito la Lorenzin – Abbiamo quindi delle situazioni che dobbiamo monitorare”. Intanto c’è grande entusiasmo per numero di pubblica utilità 1500 sui vaccini, che dalla sua arttivazione – erano le 10 – nelle prime due ore aveva già totalizzato oltre 300 chiamate. “La prima chiamata è arrivata già 3 secondi dopo l’attivazione del numero – ha osservato visibilmente soddisfatto il direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero, Ranieri Guerra – Le telefonate hanno una durata media di 15-20 minuti, segno che la gente chiama per avere un’informazione molto dettagliata. Abbiamo 10 postazioni che non si sono fermate un attimo, siamo già a circa 300 chiamate. Di queste ne abbiamo individuate 4 o 5 non propriamente di richiesta di informazione, ma chiaramente provocatorie. Non è un problema perché rispondiamo a tutti. Il servizio sembra che funzioni molto bene, registriamo tutto, quindi siamo anche in grado di alimentare una rubrica di domande e richieste che metteremo in linea quanto prima. Credo che non ci siano grandi criticità, il personale è formato e in grado di rispondere ottimamente”. In merito, la raggiante Beatrice Lorenzin ha aggiunto: “Tutti vogliono sapere, questo è il motivo per cui abbiamo attivato il numero e per cui dobbiamo assolutamente ingaggiare i pediatri e i medici di medicina generale, perché per quanti numeri verdi noi possiamo fare, ogni famiglia ha il proprio pediatra di riferimento. Per questo per noi è una collaborazione fondamentale”. A chiamare ha infine aggiunto il ministro, “anche tanti genitori che hanno i figli immunodepressi che non possono essere vaccinati e che vogliono sapere se staranno al sicuro nella classe”. E che il numero rimarrà attivo “fino a quando sarà necessario e ci sarà una richiesta di informazioni così forte”.
    M.