“È chiaro che non voglio essere polemica nei confronti della vicenda della sindaca di Crema, perché ritengo che sia profondamente ingiusto che sia indagata per un infortunio del quale non è responsabile, ma voglio ricordare a tutti che la stessa indignazione dovrebbe essere per i dirigenti scolastici da sempre responsabili anche penalmente della sicurezza di edifici che ope legis appartengono agli Enti locali e sui quali gli stessi non hanno mai effettuato interventi di messa in sicurezza”. E’ la denuncia di Daniela Crimi, preside del Liceo linguistico ‘Ninni Cassarà’ di Palermo, con oltre 1.400 alunni, uno dei licei più grandi in Sicilia.
“Non è giusto che i dirigenti debbano rispondere penalmente e civilmente della sicurezza quando, nonostante i nostri reiterati appelli e infinite richieste, gli enti preposti, Comuni e Province, non effettuano gli interventi di messa in sicurezza – lamenta Crimi – Ogni dirigente scolastico, me compresa, ha subito indagini per le responsabilità di sicurezza e ha dovuto pagare di tasca propria avvocati per difendersi da indagini su aspetti di sicurezza e nessuno si è mai indignato”. “Certo capisco che se la cosa tocca dei politici allora tutto cambia…”, aggiunge.
“È notizia di qualche giorno fa che un collega dirigente toscano risulta indagato per un contagio Covid di un docente- spiega ancora Daniela Crimi – Se a scuola sono state attuate tutte le disposizioni e i protocolli di sicurezza non è ammissibile alcuna responsabilità”. “Altrimenti sarebbe bene chiudere tutte le scuole e fare dad come in tutti gli uffici si fa smart working se a pagare deve essere sempre il dirigente scolastico”, conclude la dirigente scolastica.