CREATO OCCHIO BIONICO, PRIMI TEST NEL 2016 di Michelle Zeppieri

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    A Melbourne, in Australia, un gruppo di ricercatori della Monash University hanno creato un occhio bionico capace di elaborare le immagini comunicandole al cervello tramite wireless. Nella corteccia cerebrale vengono impiantati chirurgicamente dei microchip di ceramica contenenti 43 microelettrodi, ai quali arriva l’informazione visiva grazie a un’antenna situata dietro gli occhiali del paziente. L’immagine viene elaborata da una telecamera digitale posta sulla montatura. «Abbiamo superato il punto di non ritorno, in cui il dispositivo è stato prodotto in forma di prototipo, e stiamo lavorando in laboratorio» ha dichiarato il direttore dell’Istituto Monash di Ingegneria Medica Jeffrey Rosenfeld, durante la riunione scientifica annuale dell’Associazione Americana Neurology Surgeons a Washington DC. Il prototipo dovrà scegliere anche quali informazioni inviare e quali scartare. Rosenfeld ha affermato di voler tagliare le immagini confuse e trasmettere al cervello solo quelle importanti. «Le piastrelle sono come un puntaspilli che trafiggono il cervello» dice Rosenfeld, «possiamo mettere più di piastrelle in modo che si possano avere diverse centinaia di elettrodi, di modo che più elettrodi avremo, più l’immagine sarà dettagliata». Da qui lo sviluppo di un software per ricreare quello che una persona potrebbe vedere dopo l’impianto degli elettrodi, testato su vedenti utilizzando la realtà virtuale. Le sperimentazioni inizieranno nel 2016 e coinvolgeranno cinque persone che hanno perso la vista.