“Io penso che manchino pochi mesi, voglio sperare che manchino pochi mesi”. Alberto Zangrillo, primario di Anestesia e Rianimazione all’Irccs ospedale San Raffaele di Milano, prorettore dell’università Vita-Salute San Raffaele, a In Onda risponde così alle domande sul quadro dell’epidemia di coronavirus in Italia.
“Non voglio appartenere a quelli che dicono ‘la pandemia durerà per sempre, durerà per molti anni’. Io sono abituato a leggere la realtà clinica, io penso che ci stiamo avvicinando alla soluzione. Nell’analisi di questa pandemia hanno parlato tutti e alla fine abbiamo disorientato le persone. Io penso che manchino pochi mesi, voglio sperare che manchino pochi mesi. Quando ho parlato di virus clinicamente inesistente, ho fatto riferimento alla realtà clinica che osservavo nel mio ospedale”, dice facendo riferimento alle dichiarazioni rilasciate già lo scorso anno.
“Negli ultimi 2 mesi, nel mio ospedale abbiamo avuto 53 accessi covid su 9567: di questi 53, ben 50 erano riferiti a pazienti non vaccinati e 3 a pazienti vaccinati con una sola dose. Il vaccino protegge, il vaccino serve. Chi va in piazza, influenzato da fake news e informazioni sbagliate, fa male a tutti noi”, dice ancora, prima di soffermarsi sul green pass. “Sono favorevole al green pass in questa fase cruciale, in cui siamo sopra la media europea per quanto riguarda il rate di vaccinazione. E’ importante che tutti facciano la propria parte con responsabilità verso il prossimo: la misura del green pass in questa fase è necessaria, spero che non sia definitiva. Spero ci sia una assunzione di responsabilità sempre più convinta da parte di tutti noi”, afferma.
Una fascia della popolazione non intende vaccinarsi. “Il messaggio deve essere ‘se in questa fase non ti vaccini, rischi di finire in ospedale, rischi di ammalarti gravemente e di morire se sei un soggetto a rischio’. I vaccini hanno completato la fase della sperimentazione, tutto quello che leggiamo in relazione agli interessi di big pharma va considerato fake news”.
“Io ho spesso ho a che fare con dei cretini. Il livello culturale fa la differenza. Fanno presa questi messaggi su un terreno di ignoranza, su cui nasce la speculazione criminale. E’ fondamentale che tutti noi si abbia la schiena dritta in questa fase”, afferma Zangrillo. “Io credo molto nei giovani, punterei su loro: il futuro appartiene a loro, se mandiamo all’aria questa società, loro saranno i primi a subire le conseguenze. L’accelerazione nelle vaccinazioni degli ultimi giorni è legato al fatto che i nostri giovani sono molto intelligenti e ci stanno insegnando come uscire da questa situazione”.