Il Veneto, verso la zona gialla per l’aumento di contagi e ricoveri covid, se necessario è pronto a sospendere gli interventi chirurgici programmati che prevedono un successivo ricovero in terapia intensiva. Lo ha deciso Luciano Flor, direttore generale della Sanità della Regione Veneto che ha inviato una circolare in tale senso alle Ulss della Regione. Con questa iniziativa che riguarda tutti gli ospedali della regione, sono interrotte tutte le attività giornaliere e settimanali di intervento medico programmato. La decisione e’ stata presa per recuperare temporaneamente personale da destinare a vaccinazioni, tamponi e tracciamenti Covid, spiega la circolazione della Regione.
Oggi il Veneto ha registrato altri 4.088 contagi covid. Nel bollettino, anche 19 morti. Crescono anche i numeri dei pazienti negli ospedali della regione. Sono 997 sono quelli ricoverati in area non critica, con una crescita di 81 casi, mentre nelle terapie intensive oggi ci sono 142 pazienti.
Ieri il governatore Luca Zaia ha dato sostanzialmente per scontato il passaggio della regione in zona gialla dal 20 dicembre. “Abbiamo un’incidenza settimanale di circa 450 casi su 100mila abitanti, è un’incidenza alta. Abbiamo il 12,8% di tasso di occupazione delle terapie intensive. Entrambi i parametri sono da zona gialla. Siamo appesi alla zona bianca per l’occupazione dell’area medica: siamo al 13,7%, a 1,3% dalla soglia della gialla”, ha detto ieri Zaia, prima quindi dell’aggiornamento odierno dei dati. “Siamo preoccupati perché la pressione ospedaliera si fa sentire. Credo che il bollettino di venerdì ci riserverà la classificazione da zona gialla a partire da lunedì prossimo. Negli ospedali ricoveriamo più persone di quante ne escano, questo significa che siamo in una fase acuta”, ha aggiunto il governatore.