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    Covid, tutte le regioni italiane classificate a rischio moderato

    Tutte le regioni italiane sono state classificate a rischio moderato. Lo ha deciso l’Iss (Istituto superiore di sanità), in base ai dati del monitoraggio dell’ultima settimana. La curva del contagio è in salita, anche se molto distante dalla media europea, molto più alta. L’incidenza settimanale a livello nazionale ha raggiunto il valore di 53 casi per 100mila abitanti contro 46 per 100.000 abitanti della scorsa settimana.

    Dai dati del ministero della Salute si evince inoltre che l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,15 nel periodo 13 ottobre – 26 ottobre 2021, in aumento rispetto allo 0,96 della settimana precedente, e al di sopra della soglia epidemica.

    Motivo per cui è stato deciso di classificare tutte le regioni a rischio moderato. Non solo: 15 Regioni/Province autonome riportano un’allerta di resilienza. In leggero aumento anche i dati relativi alle ospedalizzazioni: il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 4,0% rispetto al 3,7% della settimana precedente. Per quanto riguarda invece il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è salito al 5,3% contro il 4,5% fino al 28/10.

    Numeri comunque non ancora allarmanti: la soglia di allerta è fissata infatti al 10% per le terapie intensive e al 15% per i reparti di area medica.

    I numeri del Lazio

    Nel Lazio ieri i casi positivi sono stati 664 su 36.960 tamponi effettuati, numero in salita per soddisfare la richiesta di Green pass. Il rapporto tra test e casi è stato dell’1,7%. Stabile invece la pressione sugli ospedali della Regione: sono 10 in più i ricoveri nei reparti ordinari, uno in meno invece in terapia intensiva, per un totale di 57.