La variante Omicron rischia di paralizzare l’Italia e, almeno in questo caso, non c’entrano le misure restrittive che il Governo Draghi sta progressivamente introducendo e che tanti problemi stanno provocando all’economia. In attesa di capire se questa ennesima mutazione del Covid sia ancora pericolosa, il nuovo virus può mandare letteralmente in tilt il traffico ferroviario.
I consumatori: “Servono misure di emergenza”
A lanciare l’allarme le associazioni dei consumatori che denunciano pesanti disguidi nell’assoluta indifferenza delle istituzioni e dei media. Secondo quanto rivela Assoutenti, la circolazione ferroviaria sta risentendo da giorni di una raffica di cancellazioni dovuti all’assenza di personale in quarantena per il virus: segnalazioni e proteste si stanno diffondendo da nord a sud lungo tutto lo Stivale con forti ritardi ma soprattutto crescenti soppressioni di corse da parte delle società ferroviarie a causa del personale in quarantena. Il diffondersi del Covid tra personale viaggiante, macchinisti e autisti ma anche, di riflesso, le quarantene dei loro colleghi sta facendo saltare i servizi pubblici di trasporto pubblico che vanno sotto i livelli minimi di servizio da assicurare ai cittadini: “Si stanno moltiplicando in queste ore i disagi per gli utenti del trasporto ferroviario, con le varie società come Trenord, Trenitalia ed Ente Autonomo Volturno che hanno comunicato tagli alle corse a causa della carenza di personale bloccato dal Covid – spiega il presidente Furio Truzzi –. Questa situazione potrebbe determinare nei prossimi giorni la paralisi della circolazione ferroviaria con effetti devastanti per il paese e per questo rinnoviamo l’appello al Commissario straordinario Figliuolo, al ministro Speranza e al premier Draghi affinché intervengano con urgenza adottando una serie di misure volte a garantire i trasporti pubblici locali”.
Militari al posto dei macchinisti
Misure drastiche, degne di uno stato d’emergenza. Per Assoutenti, infatti, il Governo dovrebbe precettare il genio militare per sostituire in caso di necessità i macchinisti e gli autisti che si sono ammalati o che sono in quarantena: parimenti, l’associazione di tutela dei consumatori invita a varare un divieto di sciopero nel settore dei trasporti pubblici almeno fino al prossimo 31 gennaio e infine un potenziamento dei controlli a bordo dei convogli di green pass e mascherine arruolando l’esercito al fianco delle forze dell’ordine e dei normali controllori in servizio. Un pacchetto di provvedimenti d’urgenza che i promotori invocano insieme ad una riduzione del periodo di quarantena a 4 giorni (con totale esenzione per i vaccinati) e l’invito a tutti i pendolari e ai viaggiatori di segnalare al personale della compagnia ferroviaria o alle forze dell’ordine il mancato utilizzo delle mascherine ffp2 da parte di chi salga a bordo.