Su zone rosse, zone gialle e restrizioni, “lo diciamo da tanto tempo, il criterio prominente deve essere quello della pressione ospedaliera. Noi possiamo limitare le libertà dei cittadini, di impresa, di spostamento, di socialità sulla base del confronto con un altro diritto, quello alla salute: nel momento in cui gli ospedali sono vuoti e il diritto alla salute è garantito, ogni azione di limitazione delle libertà sarebbe francamente arbitrario e pretestuoso”. Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, commenta così all’Adnkronos l’ipotesi di un ritorno in zona gialla in caso di un aumento dei contagi. “I numeri della Gran Bretagna, della penisola iberica e l’aumento dei contagi in Italia ci dicono che, grazie alla campagna di vaccinazione e alla protezione di tutte le categorie più a rischio, oggi l’aumento della circolazione non produce in nessun paese un aumento significativo delle ospedalizzazioni e prendere misure sulle basi di quanto abbiamo visto nel passato, quando non avevamo i vaccini, sarebbe oltremodo sbagliato”.
“Per il momento crescono i contagi ma, per quanto riguarda la mia regione, siamo a un parametro di 7 casi su 100mila alla settimana, mentre il termine è 50, siamo circa al 10% di quello che è lo spazio considerato di safe area. Qualche regione ha forse qualche contagio in più – continua il governatore – ma l’Italia nel suo complesso è lontana dal pensare a misure restrittive. La Liguria ha vissuto la prima settimana senza decessi: chi oggi analizza e vuole applicare al Covid regole che erano antecedenti alla campagna di vaccinazione più massiccia della storia del Paese, francamente fa un esercizio sbagliato da un punto di vista clinico e medico, assolutamente incompatibile col quadro di diritti del nostro Paese e temo che volontariamente o inconsapevolmente si faccia trascinare in una battaglia politica di alcuni rigoristi che forse hanno nostalgia di epoche passate”.
E incalza: “Non vorrei nemmeno sentire parlare di possibili restrizioni, anzi mi piacerebbe sapere quando riapriremo le discoteche e tutto quello che ancora non è aperto. Le libertà di questo Paese possono essere ristrette solo per preservare il diritto alla salute, oggi ampiamente garantito in tutti gli ospedali della Repubblica Italiana, dal più grande al più piccolo. In Liguria – prosegue Toti – ci sono meno di 20 ricoverati, quando abbiamo ristretto le libertà individuali e di impresa di questa nazione eravamo a 1.500 ricoverati: vorrei sapere di cosa stiamo parlando. La Gran Bretagna ha celebrato la finale dei campionati europei con la grande cerimonia Wembley, è il paese che vede crescere di più l’incidenza e tuttavia anch’esso ha gli ospedali vuoti”.
(di Silvia Mancinelli)