“Non siamo ancora zona gialla in Sicilia, e questo è merito della comunità, temiamo di esserlo tra qualche giorno”. Così, a Omnibus su La 7 il Governatore siciliano Nello Musumeci. “Ogni nostra attenzione è destinata non solo alla tutela della salute, specie dei più fragili e dei ragazzi – dice Musumeci – ma anche ad evitare di bloccare il settore economico che da noi sarebbe una catastrofe. Oggi adotteremo le misure necessarie”.
Musumci sottolinea che “in Sicilia l’85 per cento dei cittadini ha almeno una dose di vaccino, il ciclo completo ha raggiunto l’81,73 per cento di siciliani, stiamo notando una crescita delle prime dosi negli ultimi giorni. L’area dei no vax si sta frantumando tra i pochi irriducibili e chi sta superando lo stato di iniziale di diffidenza”. “81 persone con ricoverate in terapia intensiva – dice – non è un numero allarmante”.
Quanto al dibattito sulla quarantena, “noi siamo d’accordo con l’orientamento generale dei colleghi presidenti delle Regione affinché il governo possa rivedere le regole che disciplinano la quarantena. E’ un fatto di giustizia. Chi si è già sottoposto al vaccino ha il diritto di potersi muovere con maggiore facilità”. “Sono regole che se non venissero cambiate rischierebbero di bloccare una parte del paese”, dice. E fa sapere: “Oggi riuniamo il nostro Cts perché vogliamo rivedere intanto la distribuzione del personale, vogliamo aumentare il drive in con il reclutamento di alcune centinaia di biologi e destinare maggiore attenzione e a chi resta in casa perché non si senta un recluso”. “Bisogna essere particolarmente attenti a garantire la quarantena essenziale solo per chi ne ha obiettiva necessità – aggiunge Musumeci – dieci giorni sono tanti”.