La polmonite da Covid lascia i suoi segni a 6 mesi di distanza “in una percentuale considerevole” di pazienti. E’ uno dei dati emersi sul tema coronavirus da un progetto di monitoraggio post-dimissioni guidato dall’Unità operativa complessa di Pneumologia dell’ospedale San Gerardo di Monza, in collaborazione con l’università degli Studi di Milano-Bicocca. La ricerca ha coinvolto 7 centri lombardi (oltre al San Gerardo, gli Spedali Civili di Brescia, l’ospedale ‘G. Salvini’ di Garbagnate Milanese, gli ospedali di Cremona, Crema e Vimercate, e l’ospedale San Giuseppe di Milano), con prove funzionali respiratorie e radiografie del torace su 312 pazienti. Le visite a 6 mesi si sono concluse a novembre e i dati sono in pubblicazione su ‘Respiration’, mentre il follow-up a 12 mesi si sta completando in questi giorni, informa l’Asst di Monza in una nota.
Lo studio, riferisce l’azienda socio-sanitaria territoriale, ha mostrato che “6 mesi dopo la polmonite da Sars-CoV-2 le alterazioni delle prove funzionali respiratorie e della radiografia del torace sono presenti in una percentuale considerevole della popolazione oggetto dello studio”. I due esami che si sono rivelati più sensibili nell’individuare le sequele polmonari sono “la diffusione alveolo-capillare del monossido di carbonio (Dlco), un parametro misurabile nell’ambito delle prove funzionali respiratorie, e la radiografia del torace”, che “hanno mostrato delle alterazioni rispettivamente nel 46% e nel 25% dei pazienti valutati. Importante segnalare, tuttavia – precisa una nota – che le alterazioni riscontrate erano nella maggioranza dei casi di grado lieve”.
Per quanto riguarda problemi respiratori come la mancanza di fiato, “la maggioranza dei pazienti studiati (69%) a distanza di 6 mesi dalla polmonite da Sars-CoV-2 non presentava più questo sintomo. Nei pazienti che ancora lo dichiaravano, si manifestava quasi esclusivamente durante sforzi intensi”. Anche per quanto riguarda il test del cammino, “solo una minoranza dei partecipanti allo studio mostrava una riduzione della distanza percorsa”.
“Un ulteriore dato interessante” rimarcato dagli esperti del San Gerardo riguarda “la profilassi con eparina somministrata durante il ricovero, al fine di prevenire le trombosi associate a Covid-19. Nei nostri pazienti – riportano gli autori dello studio – tale profilassi sembra aver agito da fattore protettivo sul riscontro di alterazioni delle prove funzionali respiratorie anche a distanza di 6 mesi, aprendo nuovi scenari sull’impatto della terapia per Covid-19 anche nel prevenire le conseguenze a medio-lungo termine”.
“Il nostro – commenta il direttore generale dell’Asst Monza, Mario Alparone – è il primo studio multicentrico italiano ad affrontare il problema delle sequele polmonari a 6 mesi dalla polmonite da Sars-CoV-2, e ci permetterà di valutare meglio gli effetti a lungo termine sui pazienti che hanno contratto questa malattia, le cui conseguenze, a tutt’oggi, non sono ancora totalmente conosciute”.