“Non nego di essere preoccupato per il rientro” a scuola. Così all’Adnkronos Salute Massimo Galli, già direttore di Malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano. “La parola Dad è ormai una parolaccia, nessuno vuole tornarci – dice -Serve, però, che si prenda in considerazione quello che può essere fatto per la riapertura della scuola in sicurezza in questa fase della pandemia. E soprattutto che si faccia partire una grande campagna di vaccinazione per i più piccoli. E se questo porta via una settimana o 15 giorni di lezioni, che possono essere recuperati successivamente, non è una tragedia. Non nego di essere preoccupato per il rientro nelle aule”.
“I bambini e i ragazzi sono vaccinati pochissimo, si infettano moltissimo. Difficile dire, dunque, che il problema non esiste. C’è. E va affrontato e considerato”, sottolinea Galli che però non è ottimista. “Mi sembra che le forze politiche al Governo non vogliano considerare un eventuale slittamento della riapertura. Ognuno si prenderà le sue responsabilità – afferma – Ho ventilato già da qualche giorno questa prospettiva perché credo non sia una cattiva idea cercare di ridurre i rischi della ripresa della scuola come ulteriore diffusione di una variante che non avrebbe certo bisogno di essere aiutata a diffondersi”.