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Covid: sale ancora l’incidenza (98 casi per 100mila abitati), ma l’Rt resta stabile. Più letti negli ospedali.

Puntuale, come ogni venerdì, stamane la Cabina di regia, in collaborazione con l’Iss ed il ministero della Salute, ha reso noti i dati relativi all’andamento della curva epidemiologica registrata nel Paese nell’ultima settimana: dal 12 al 18 novembre.

Monitoraggio: l’incidenza continua a salire: siamo a 98 casi per 100mila abitanti contro i precedenti 78

Come era purtroppo prevedibile, visto anche quanto sta accadendo soprattutto negli altri paesi Ue, l’incidenza nazionale è in continua ascesa. Nello specifico, illustrano i tecnici della Cabina, siamo a 98 nuovi casi per 100mila abitanti mentre, la scorsa settimana si parlava di 78 nuovi casi ogni 100mila abitanti.

Monitoraggio: fortunatamente, anche se al di sopra della soglia epidemica, l’Rt è rimasto stabile a 1,21

Tuttavia, e questo è buono, così come sapere stabile (1,21) l’indice di trasmissibilità Rt medio, che viene calcolato in base ai casi sintomatici. Da notare comunque che, parliamo però di un ’Rt sopra la soglia epidemica, in un range compreso fra 1,14-1,26).

Monitoraggio: continuano a salire sia i ricoveri ospedalieri (ora la 7,1%), che le terapie intensive (5,3%)

Non concedono invece tregua i ricoveri, sia nelle aree mediche, che nelle terapie intensive del Paese. In particolare, si legge ancora nel monitoraggio, a livello nazionale negli ultimi 7 giorni il tasso di occupazione dei posti letto nelle terapie intensive è salito al 5,3% (la scora settimana era al 4,4%). Per quel che riguarda invece il tasso di occupazione dei posti letto nei reparti ordinari ospedalieri, siamo al 7,1% rispetto al precedente 6,1%.

Monitoraggio: tutte le regioni e province sono a rischio moderato, eccetto il Friuli, ’osservato speciale’

Rispetto ad una situazione generale certo preoccupante, ma non ancora ‘emergenziale’ come altrove, la Cabina di regia spiega che tutte le regioni, e le province autonome, sono attualmente classificate a rischio moderato. Come evidenzia però la relazione settimanale, “Una Regione è ad alta probabilità di progressione a rischio alto secondo il DM del 20 aprile 2020″. Si tratta del Friuli Venezia Giulia, regione classificata “ad alta probabilità di progressione verso un rischio più elevato”. Tanto è che, se la situazione non dovesse migliorare, si paventa il rischio – entro un mese – di dover registrare il superamento delle soglie critiche nell’occupazione dei posti letto, sia nelle aree mediche che nelle terapie intensive. Infine, spiegano ancora gli esperti dell’Iss, sono 11 le regioni che riportano una singola allerta di resilienza.

Monitoraggio:se cala lievemente indice di trasmissibilità, aumentano invece i casi non associati a ‘catene’

Come evidenzia la relazione della Cabina di regia, ”E’ invece in leggera diminuzione, ma ancora sopra la soglia epidemica l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero, pari questa settimana a 1,09 (range 1,04-1,14) secondo la rilevazione al 9 novembre. Era a quota 1,14 la settimana precedente (rilevazione al 2 novembre)”.

In particolare sale ancora (15.773 contro 11.001) invece il numero di nuovi casi, non associati a catene di trasmissione note. E’ invece stabile (34%) rispetto ai nuovi casi, rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti. Di contro cala (45% Vs 48%), la percentuale dei casi individuati attraverso la comparsa dei sintomi. Infine (21%, Vs 18%), sale la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening.

Max

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Max Tamanti