Terminata l’estate – per modo di dire – ecco che si riparte esattamente la da dove era iniziata la ‘tregua vacanziera’. Dunque, dopo un’estate nel corso della quale il contagio non ha risparmiato nemmeno i cani di casa, figurarsi se non tornava d’attualità il Covid, le sue varianti e, puntuale, ‘la chiamata al vaccino’. Ora, che gli ultraottantenni ed i fragili possano poter contare ‘su un’arma in più’ – come viene detto – ci rallegra anche se, ad onor del vero, il fatto che l’Ema stessa abbia (seppure a ‘mezza bocca’), ammesso che – ‘raramente’ – in alcuni casi la vaccinazione ‘può portare a miocarditi o pericarditi, certo non incentiva a farci anche una ‘quarta’ dose o booster.
Ad ogni modo oggi il responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici Covid-19 dell’Ema, Marco Cavaleri, ha tenuto a rimacare che “I dati mostrano che entrambi i vaccini aggiornati Pfizer-BioNTech e Moderna contro il covid, neutralizzano anche le varianti Omicron 5 e Ba.2.75 Centaurus”.
Tale vaccini sono stati approvati proprio ieri dall’Agenzia europea del farmaco Ema e, spiega ancora il responsabile, “innescano forti risposte immunitarie contro Omicron BA.1 e il virus Sars-CoV-2 originale nelle persone precedentemente vaccinate“. Ma non solo, aggiunge ancora Cavaleri, “I dati preliminari hanno anche indicato che gli anticorpi generati da questi vaccini adattati sono in grado di neutralizzare altre varianti Omicron, incluso BA.2.75, battezzata sui social Centaurus e intercettata in particolare in India e, cosa importante, Omicron 5“.
Davanti alla platea di giornalisti convocati per una conferenza stampa, il responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici Covid-19 dell’Ema, ha tenuto a precisare che “Infatti abbiamo visto finora che tutti i vaccini adattati stanno mostrando un miglioramento della risposta immunitaria ai sottolignaggi di Omicron che sono circolati di recente, indipendentemente dalla variante di preoccupazione che è stata incorporata nel vaccino“.
Quindi, entrando nello specifico della vaccinazione l’esperto ha affermato che “I vaccini adattati dovrebbero essere usati per rivaccinare alcune categorie a rischio: gli anziani, chi ha altre malattie, chi è a rischio di sviluppare una malattia da Covid seria, le persone immunocompromesse, ma anche le donne in gravidanza e gli operatori sanitari“.
Max