(Adnkronos) – “L’idea che si sta facendo strada rispetto alla pandemia è che la protezione dal virus sia individuale non più collettiva. Questo è chiaramente un errore che pagano soprattutto i fragili, con un numero di morti ancora alto. E’ un prezzo che le società occidentali stanno pagando a questa nuova normalità: si accetta un certo numero di decessi in cambio del ritorno alla normale amministrazione”. Così all’Adnkronos Salute Walter Ricciardi, docente di Igiene all’Università Cattolica di Roma.
In un mondo ideale, invece, continua Ricciardi, “bisognerebbe soprattutto incrementare le vaccinazioni, perché molti decessi sono di persone non protette. Persone che, non avendo fatto questa scelta individuale, ne pagano conseguenze dirette. Bisognerebbe, invece, che i programmi di vaccinazione fossero scelti dalla sanità pubblica e non dai singoli, che si arrivasse a un livello di informazione e incentivazione importante per convincere le persone fragili a proteggersi, rendendo molto facile vaccinarsi”.
Inoltre, “nei luoghi chiusi e affollati, soprattutto sui mezzi di trasporto, dovrebbe essere previsto l’uso della mascherina”, in questo momento, però, “questi richiami cadono in una delle fasi tipiche delle pandemie in cui le ondate si alternano con picchi continui e abbassamenti della frequenza che non provocano pressione sui servizi sanitari. E quindi non vengono considerati”.