L’Italia fa i conti con la seconda ondata ma già pensa a come prevenire una possibile terza. Il risultato sta nel discorso del premier Giuseppe Conte di ieri sera. La priorità è scongiurare un ‘libera tutti’ per le feste natalizie. L’appiattimento della curva non produrrà l’ammorbidimento delle misure restrittive: è la linea del presidente del Consiglio.
Linea sposata anche dal consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza per l’emergenza coronavirus e docente di Igiene all’università Cattolica di Roma, Walter Ricciardi. Che ad Agorà, su Rai 3, ha parlato proprio di una possibile terza ondata conseguente al periodo natalizio senza restrizioni: “C’è il rischio e questo sarebbe insostenibile per i nostri ospedali”, le parole di Ricciardi riportate dall’Adnkronos.
“In questo momento la pressione in tutta Italia sugli ospedali è terribile – prosegue – Do solo un dato per far capire la pressione sugli operatori: soltanto questo mese si sono contagiati in 27mila fra medici e infermieri: 900 al giorno. E’ chiaro che, se continua, questa pressione non solo rende impossibile curare i pazienti, ma sguarnisce anche la prima linea, perché per quanto tu ti possa proteggere i pazienti li devi assistere, e spesso succede che abbassi la guardia”.
Come evitare lo scenario di una terza ondata? “Assolutamente necessario limitare la mobilità – ha spiegato Ricciardi – fare in questo momento solo le cose che veramente servono. Lavorare, produrre, muoversi per motivi sanitari, ma tutto il resto per il prossimo mese deve essere assolutamente evitato”, ha concluso.