Un intervento incisivo e, molto probabilmente anche ‘decisivo’, quello con il quale oggi il presidente Massimiliano Fedriga, ha concluso la riunione della Conferenza delle Regioni, volta alla situazione sanitaria del Paese, soprattutto in vista della nuova stagione estiva che, alla luce della grave crisi economica dettata dal conflitto in Ucraina, non possiamo assolutamente permetterci di mancare.
Spiegando che è importante “Guardare al futuro, senza abbassare la guardia”, il presidente delle Regioni ha ammonito che “Dobbiamo procedere verso la normalizzazione: proprio per questo, le Regioni hanno sottoposto al Governo una proposta di piano d’azione in vista del prossimo provvedimento che dovrà regolamentare la transizione dopo la cessazione dello stato di emergenza da Covid-19, con l’obiettivo che, ove le condizioni epidemiologiche lo permettano, si possa già ipotizzare l’abbandono delle restrizioni entro Pasqua”.
Del resto, ha rimarcato Fedriga, “La stratificazione di provvedimenti relativi alle misure di contrasto all’emergenza Covid-19 ha dato vita ad una serie di norme di difficile lettura e talvolta anche contraddittorie. Ora – ha affermato – è necessario un processo di semplificazione dei provvedimenti che faciliti l’attuazione delle misure procedendo verso un percorso del superamento delle stesse”.
Dunque, ha poi concluso Fedriga, per la Conferenza delle Regioni, “sono molti i temi che vanno affrontati: dai Dpi (mascherine) all’uso della certificazione verde, dalla sorveglianza scolastica al contact tracing, fino alla revisione degli indicatori di monitoraggio”.
Max