Italia tutta gialla, con alcune Regioni che a breve potrebbero passare in zona bianca. Un’idea che, sulla scorta dell’esperienza sarda, fa venire “qualche brivido di paura” a Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università Statale di Milano. “Il bianco dà proprio il senso del liberi tutti – afferma all’Adnkronos Salute – quindi, se dipendesse da me, per il momento lo eliminerei proprio. Posso sembrare un po’ cattivo, lo so. Ma davvero – insiste l’esperto – la progressione è importante ed eviterei le zone bianche finché non si è raggiunto almeno il 50% di popolazione vaccinata”.
Sarebbe una linea di demarcazione che serve per stare un po’ più tranquilli, perché “per ora la massa critica di persone positive calcolate sono 400mila, il che significa – stima Pregliasco – che saranno più del doppio, almeno un milione di persone positive contagiose, e quindi il rischio in questo momento è di inciampare in qualcuno che è positivo. Mentre, con il 50% di copertura vaccinale e con ancora alcune restrizioni per non aumentare troppo la frequenza dei contatti, questo virus, questo iceberg di casi banali, ma contagiosi, va a scemare. E quindi ci sarà sempre meno possibilità di infettarsi in giro”.
“Questa settimana abbiamo il primo dato effettivo dopo le riaperture e direi che sta andando bene” dice Pregliasco. “Speriamo che rimanga così dal punto di vista della progressione – conclude l’esperto – e che il colpo di coda da parte del coronavirus davvero non ci sia in seguito, comunque, al maggior numero di contatti che le aperture stanno determinando”.