Sul fronte del Covid, complice una situazione ospedaliera assolutamente ‘tranquilla’, “La fase attuale è abbastanza buona” ma, “purtroppo le previsioni a breve termine sono al rialzo”. Così oggi, intervenendo a ‘Un giorno da pecora’, su Rai Radio 1, il virologo dell’Università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco.
Dunque ‘non c’è niente da fare’, nonostante tutto, il noto virologo continua a vedere nero: “A dicembre, per Natale, il rialzo nuovamente atteso dei contagi Covid in Italia – ‘avverte’ – potrebbe raggiungere i 90mila casi. E poi – spiega il direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi – rimane la spada di Damocle della variante Cerberus BQ.1.1, che insieme al sottolignaggio correlato BQ.1 sembra meno cattiva, ma pare maggiormente in grado di schivare le difese immunitarie sia per le infezioni pregresse che per i vaccini, tanto che secondo le previsioni delle autorità sanitarie dominerà presto in Europa”.
Ma non solo, Pregliasco ne ha per tutti, e si avventura in un discorsi che, commenti a parte, spetterebbe semmai ad altri. Ed intervenendo sul reintegro dei medici sospesi perché non vaccinati contro Covid-19, il virologo milanese ‘sentenzia’ che “era previsto, ma ho qualche dubbio sulla loro capacità di fare ricerca scientifica. Gli farei fare un corso tipo quelli che si fanno quando perdi la patente. Un corso immunologia e vaccinazione, così almeno scoprirebbero le indicazioni della scienza“.
Max