(Adnkronos) – E’ polemica sulle affermazioni di Massimo Citro Della Riva nel corso della trasmissione di Rai Radio 1 ‘Giù la maschera’. In relazione a quanto detto dal medico, “Rai si dissocia in maniera netta dalle sue affermazioni e, in particolare, da quelle relative alle cure che non sarebbero state garantite ai malati di Covid e da quelle sull’efficacia e sui pericoli dei nuovi vaccini – comunica la Rai una nota – Si tratta di affermazioni gravi che possono ingenerare confusione nell’opinione pubblica ed essere fuorvianti rispetto alla doverosa tutela della salute dei cittadini”.
Interviene in una nota anche il direttore del Gr Radio Rai, Francesco Pionati: “In relazione alle dichiarazioni rese questa mattina dal dott. Massimo Citro Della Riva nel corso della trasmissione ‘Giù la maschera’ contro le campagne vaccinali per il Covid, ho l’obbligo di chiarire che esse non corrispondono in alcun modo né al mio personale pensiero, né alla linea editoriale dei Gr e di Radiouno la quale – al contrario – pur nel rispetto e nel libero confronto di tutte le opinioni, tende a sostenere ogni iniziativa della sanità pubblica finalizzata a contrastare l’epidemia di Covid, a cominciare dalla tutela dei più fragili”. “Colgo l’occasione per invitare tutti i conduttori, in presenza di dichiarazioni estreme rese dai loro ospiti, a chiarire che le stesse sono fatte a titolo personale e non rispecchiano in alcun modo la posizione della Redazione e della Rete”, aggiunge Pionati.
I componenti del Partito Democratico della Commissione di Vigilanza Rai hanno chiesto alla Rai di “spiegare come sia stato possibile invitare a parlare di Covid Massimo Citro Della Riva, lo psicoterapeuta sospeso dall’Ordine dei Medici proprio per le sue teorie No Vax”.
“Questo signore, un complottista e negazionista che si è rifiutato di vaccinarsi affermando che non intendeva ‘diventare un Ogm’, per quindici minuti è stato intervistato su Rai Radio1 nella trasmissione condotta da Marcello Foa ‘Giù la maschera’. In un momento così delicato dell’azione di contrasto al Covid, con dati nuovamente preoccupanti sia nel numero dei contagi che delle vittime, il Servizio di informazione pubblico non dovrebbe avere l’obbligo di puntare sulla scienza nell’offrire le informazioni più corrette e utili alle cittadine e ai cittadini italiani?”.