Durante la pandemia, a sostegno di famiglie e imprese, le banche hanno messo in atto “un’opera colossale che continua, che deve continuare almeno fin quando la pandemia non sarà debellata, senza interrompere anzitempo” le iniziative “che dovranno progressivamente diminuire solo dopo che la ripresa si sarà sviluppata”. Lo dice Antonio Patuelli, presidente dell’Abi, nella sua relazione all’assemblea dell’associazione.
“Le banche – spiega – e chi vi lavora hanno sviluppato formazione, tecnologie ed organizzazione per rendere possibili operazioni finanziarie di massa per prevenire le crisi delle imprese, a invariata legislazione bancaria, finora con diversi milioni di pratiche decise di moratoria e circa 2.300.000 prestiti nuovi o ampliati, più o meno garantiti, per oltre duecento miliardi di euro. Inoltre, “le banche – aggiunge – sono molto impegnate a sostegno dei giovani, innanzitutto per i nuovi mutui molto agevolati loro dedicati”.