(Adnkronos) – “Sono passati più di due anni dalla segnalazione della prima infezione” da Covid. “Da allora, alcuni Paesi sono riusciti a fare dei veri progressi nell’arrestare la malattia. Molti Paesi, tuttavia, stanno continuando per far fronte a focolai significativi. L’emergere di Omicron”, l’ultima variante dominante di Sars-CoV-2 “alla fine del 2021, ha innescato un’ondata di contagio globale, di cui si sta ancora sentendo l’impatto”. A tracciare il quadro è Mike Ryan, direttore esecutivo del Programma emergenze sanitarie dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nel report annuale 2021 sulla risposta dell’Oms a Covid-19.
“Ad oggi – prosegue Ryan – abbiamo perso più di 6 milioni di vite a causa di Covid-19 e altre migliaia di persone vivono col ‘long Covid’, una condizione debilitante post-malattia che stiamo appena iniziando a capire. La pandemia ha inoltre evidenziato ed esacerbato le disuguaglianze esistenti, con differenze nel numero dei casi, nei sintomi a lungo termine e nei tassi di mortalità ad esempio tra uomini e donne, diversi gruppi di età, minoranze etniche e popolazione generale”.