Crescono i bambini positivi al contagio da Covid-19. “Da un confronto con i dati pubblicati dall’Iss il 25 agosto, emerge che in poco più di due mesi, per la sola fascia di età 6-10 anni, c’è stato un incremento pari a 24.398 casi. Oltre all’aumento dell’incidenza dei casi in tutte le fasce di età, si rileva, in particolare un’incidenza più elevata nella popolazione di età sotto i 12 anni, attualmente non eligibile per la vaccinazione”. Lo evidenzia un report della Società italiana di Pediatria (Sip) e dell’Associazione ospedali pediatrici italiani (Aopi) “sull’implementazione della strategia vaccinale nella fascia 5-11 anni”.
In Italia dall’inizio dell’epidemia al 9 novembre 2021 “sono stati diagnosticati dai laboratori di riferimento regionali, e riportati al sistema di sorveglianza integrata Covid, 4.818.705 casi confermati e 132.491 decessi, mentre nella fascia di popolazione 0-19 anni sono stati confermati 791.453 casi di cui, 8.451 ospedalizzazioni, 249 ricoveri in terapia intensiva e 36 deceduti”, ricordano i pediatri.
A fronte di questi dati, la Società italiana di Pediatria “condivide la recente autorizzazione da parte dell’Fda del vaccino Covid-19 per la fascia di età 5-11, quale ulteriore e valido strumento di prevenzione dell’infezione e della diffusione del virus pandemico all’interno di tale fascia di popolazione”. Inoltre “auspica che al più presto gli organi regolatori europei e nazionali possano permettere ai bambini italiani di beneficiare di tale intervento preventivo”. Gli specialisti della salute infantile “invitano le famiglie a confrontarsi con il proprio pediatra per le informazioni circa tempi e modalità per vaccinare i propri bambini.
“La vaccinazione Covid-19 consentirà ai bambini di poter riprendere in sicurezza tutte quelle attività, così importanti per la loro salute e il loro benessere psicologico, sospese durante la pandemia, dalla scuola allo sport, alla vita sociale”, afferma la presidente Sip Annamaria Staiano. “Il Covid ha causato molti danni indiretti alla popolazione pediatrica, dall’incremento esponenziale dei disturbi psichiatrici e del comportamento alimentare alla cosiddetta covibesity. I pediatri – prosegue – vogliono partecipare attivamente al processo di immunizzazione e collaborare con le famiglie e le istituzioni per fermare il Covid-19. Per favorire una corretta informazione, sul sito della Sip sono state pubblicate le Faq con le più frequenti domande sulle vaccinazioni e altre informazioni utili a contrastare le fake news, così come proseguirà la campagna di comunicazione attraverso i canali social della società scientifica”.
“Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, Covid-19 colpisce i bambini in modo più lieve rispetto alla popolazione adulta – spiega Alberto Zanobini, presidente di Aopi – Ma i dati che abbiamo a disposizione indicano con chiarezza che l’infezione da coronavirus non è priva di rischi anche per l’età pediatrica. Per questo – conclude – riteniamo opportuno sfruttare tutte le opportunità che la ricerca scientifica ci mette a disposizione per proteggere al meglio i più piccoli, vaccini compresi”.