“Il problema è la platea dei non vaccinati che in assoluto costituiscono, al momento, la categoria dei più fragili. È per queste ragioni che non possiamo certo abbandonarci ad un colpo di spugna per quanto, proprio per tutelare queste categorie più a rischio, io avrei previsto, accanto a più ampie concessioni in termini di azzeramento della quarantena per le persone che, vaccinate con tre dosi, siano risultate positive al tampone ma del tutto asintomatiche, misure più stringenti per i non vaccinati o vaccinati parzialmente, introducendo solo per loro un lockdown di tutela”. Così all’Adnkronos Salute l’immunologo Mauro Minelli, responsabile per il Sud-Italia della Fondazione per la medicina personalizzata, torna sulle misure contenuto nell’ultimo decreto anti-Covid.
“A garanzia della salute loro e dell’intera comunità, e a fronte dei risultati ottenuti in altre nazioni, ai non vaccinati dovrebbe essere consentito solo fare la spesa e recarsi in farmacia, con inibizione temporanea dell’accesso a negozi, ristoranti, teatri e cinema”, suggerisce l’immunologo.
“Siamo in una fase complessa ma non critica, e certamente imparagonabile a quella di qualche tempo fa – rimarca Minelli – E’ indubbio che la vaccinazione dell’80% della popolazione italiana abbia reso l’epidemia ‘addomesticabile’ e l’aggiunta della terza dose stia mettendo al riparo i vaccinati in maniera ancora più significativa ed evidente”.