Balzo in avanti dei ricoveri Covid negli ospedali, con una brusca accelerazione del 25,8%. L’incremento più significativo riguarda i pazienti under 18 che, in una settimana raddoppiano, facendo registrare un’impennata dell’86%. Crescono del 13% i ricoveri nelle terapie intensive: la proporzione tra pazienti vax e no vax rimane stabile con i non vaccinati ricoverati in rianimazione sono il 72% del totale. È quanto emerge dall’ultimo report degli ospedali sentinella della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso): in tutto 21 strutture sanitarie e ospedaliere e 4 ospedali pediatrici distribuiti su tutto il territorio italiano.
La metà di no vax, prima di finire in ospedale, godeva di buona salute e non aveva comorbidità. Il range di età dei non vaccinati in terapia intensiva è molto ampio: il più giovane ha 18 anni, il più anziano 83 anni. In una settimana la crescita nei reparti intensivi negli ospedali sentinella Fiaso è più bassa rispetto a quella registrata nei ricoveri ordinari. Di contro i vaccinati in terapia intensiva sono il 28%: oltre due terzi sono affetti da altre gravi patologie che potrebbero aver determinato una ridotta efficacia del vaccino e per l’85% dei casi sono persone a cui sono state somministrate due dosi di vaccino da oltre 4 mesi e non hanno ancora ricevuto la terza dose.
Il report evidenza un aumento dei ricoveri a doppia cifra, pari al 25,8%, con una accelerazione rispetto alla scorsa settimana quando l’incremento era stato del 13,6%. Nei reparti ordinari la presenza di pazienti non vaccinati è del 52%. Permane la differenza di età fra vaccinati e non: i primi hanno in media 71 anni, i secondi 63 anni. Diverso anche lo stato di salute tra le due categorie: il 70% dei vaccinati ricoverati soffre di gravi patologie, mentre circa la metà dei pazienti non vaccinati (49%) era in completa buona salute prima del Covid. Nel dettaglio, nella settimana 28 dicembre-3 gennaio, nei 4 ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali sentinella il numero dei bambini ricoverati è passato da 66 a 123 ed è triplicato il numero di piccoli in terapia intensiva da 2 a 6 in una settimana.
Tra i piccoli degenti il 62% ha tra 0 e 4 anni ed è dunque in una fascia di età non vaccinabile.