(Adnkronos) – Continua il calo dei contagi da coronavrus in Italia. Il report settimanale dell’Iss questa settimana segnala una diminuzione a 0,89 del valore dell’indice di trasmissibilità Rt e dell’incidenza: 962 casi per 100mila abitanti, rispetto a 1362 della corsa settimana. Ieri i nuovi casi sono stati 67.152 anche se il numero delle vittime è ancora alto, 334. “La curva” di Covid-19 in Italia “continua a decrescere. Siamo in una fase di chiara decrescita”, ha sottolineato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro. Da lunedì Sicilia e Molise in giallo.
GIÙ INCIDENZA, RT SOTTO SOGLIA EPIDEMICA – “Continua la discesa dell’incidenza settimanale a livello nazionale: 962 ogni 100mila abitanti (4-10 febbraio) contro 1.362 ogni 100mila abitanti (28 gennaio – 3 febbraio), dati flusso ministero Salute”. Lo evidenzia il report dell’Istituto superiore di sanità (Iss) con i dati principali del monitoraggio della Cabina di regina. “Nel periodo 19 gennaio 1 febbraio, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,89, in diminuzione rispetto alla settimana precedente e al di sotto della soglia epidemica”, sottolinea il report.
SCENDONO RICOVERI E TERAPIE INTENSIVE – Il tasso di occupazione in terapia intensiva “è al 13,4% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 10 febbraio) contro il 14,8% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 3 febbraio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è al 26,5% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 10 febbraio) contro il 29,5% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 3 febbraio)”, quanto riportato dal report.
MOLISE E SICILIA IN ZONA GIALLA – Cambio di colore per il Molise, che dalla zona bianca passa alla gialla, e per la Sicilia, che torna dall’arancione torna al giallo. E’ quanto fa sapere il ministero della Salute alla luce dei dati della Cabina di regia sull’andamento della situazione Covid in Italia. Il passaggio di colore delle due regioni scatterà da lunedì 14 febbraio. In zona bianca restano così soltanto Basilicata e Umbria. Molise e Sicilia vanno ad aggiungersi a Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, PA Bolzano, PA Trento, Puglia, Sardegna, Toscana e Veneto nella fascia gialla. In arancione ci sono Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Marche, Piemonte e Valle d’Aosta. Nessuna regione è attualmente in zona rossa.
BRUSAFERRO – “La curva” di Covid-19 in Italia “continua a decrescere. Il dato dell’incidenza cala e si conferma in decrescita anche in proiezione, grazie ai valori dell’Rt, relativi sia ai pazienti con sintomi sia a quelli ospedalizzati, che si mantengono sotto la soglia epidemica. Questo indica che siamo in una fase di chiara decrescita”. Lo ha sottolineato il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, in un video in cui illustra i principali risultati del monitoraggio settimanale Covid. “La circolazione” del coronavirus Sars-CoV-2 “è elevata in tutto il continente – ha aggiunto – ma è molto evidente la decrescita delle curve in atto in più Paesi, e anche la curva dell’Italia mostra chiaramente come ci troviamo ormai da alcune settimane in fase di decrescita”. Quanto alla variante Omicron, “questa settimana, i dati della flash survey effettuata il 31 gennaio scorso ci mostrano come ormai abbia la quasi totale circolazione nel Paese con il 99,1%”. Quindi “è una situazione in cui sostanzialmente Omicron è la variante quasi esclusiva” in Italia. “Con la variante Omicron è possibile un fenomeno di reinfezione anche in chi ha avuto precedentemente l’infezione da Sars-CoV-2 con altre varianti”, ha ricordato Brusaferro .
REZZA – Anche secondo il direttore della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, Gianni Rezza, “per l’ennesima settimana si nota un miglioramento della situazione epidemiologica nel nostro Paese, che è anche conseguenza del successo della campagna vaccinale e delle misure comportamentali che sarà bene comunque continuare a rispettare”.Rezza riepiloga i dati settimanali: “l’incidenza dei casi di scende a 962 per 100mila abitanti, e anche l’indice Rt mostra una tendenza alla diminuzione, siamo ormai intorno allo 0.89, quindi ben al di sotto di 1. Il tasso di occupazione dei posti letto di area medica e delle terapie intensive – prosegue – sono rispettivamente al 26,5% e al 13,4%, quindi si osserva una costante, anche se lenta, tendenza alla diminuzione della congestione delle strutture sanitarie”. Dunque, “anche se il numero di infezioni è ancora elevato, tante sono ancora dovute alla variante Omicron che è prevalente al 99%, si nota una tendenza al miglioramento della situazione epidemiologica”, ribadisce Rezza.