(Adnkronos) – Contagi covid in calo in Italia, che sfiora da inizio pandemia i 150mila morti. Diminuiscono anche i ricoveri. Domani, venerdì 11 febbraio, stop all’obbligo delle mascherine all’aperto nel nostro Paese, mentre in Europa sono in molti ad allentare misure e restrizioni.
Bollettino covid, contagi in calo
In 24 ore sono stati 81.367 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia secondo i dati e i numeri Covid del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Sono stati registrati altri 384 morti. Sono 731.284 i tamponi processati con un tasso di positività all’11,1%. Sono 17.932 i ricoverati con sintomi, 405 in meno da ieri. In totale i ricoveri in terapia intensiva sono invece 1.350, in lieve calo, 26 in meno da ieri, con 90 ingressi del giorno. Da ieri sono guarite 134.460 persone. Gli attuali positivi sono 1.874.625.
Ricoveri in calo, -3,7% in ultima settimana
In una settimana il numero dei pazienti Covid ricoverati in Italia è diminuito del 3,7%. Scende quindi “lentamente la curva delle ospedalizzazioni nei reparti Covid,. rileva il report Fiaso, la Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere, che negli ospedali sentinella l’8 febbraio ha conteggiato 2.025 pazienti rispetto ai 2.103 del 1 febbraio. Nei reparti ordinari la diminuzione dei pazienti si attesta al 3,3% (il totale dei pazienti passa da 1.908 a 1.845). Il report evidenzia anche una riduzione a due cifre per i ricoveri pediatrici monitorati nei 4 ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali sentinella che aderiscono alla rete Fiaso. La percentuale di ospedalizzazioni scende dell’11,3%.
Nel dettaglio, il 61% dei ricoverati ha tra 0 e 4 anni, il 24% tra 5 e 11 anni, il 15% tra 12 e 18 anni. In particolare i neonati, da 0 a 6 mesi, costituiscono il 26% del totale e tra di loro solo il 48% ha entrambi i genitori vaccinati. Di contro, desta preoccupazione il dato relativo alla presenza di entrambi i genitori no vax nel 31% dei casi di neonati ricoverati. Nei casi rimanenti, il 17% ha solo il padre vaccinato e il 4% solo la madre.
Italia sfiora 1 150mila morti da inizio pandemia, Oms: è seconda per decessi settimanali in Europa
Con i 384 decessi registrati ieri, i morti da inizio pandemia sono 149.896. L'”Italia è seconda” a livello europeo “per numero di morti Covid settimanali – con 2.628 decessi Covid, 4,4 per 100.000 abitanti, dato simile alla settimana precedente”. E’ il trend segnalato nell’ultimo bollettino dell’Organizzazione mondiale della sanità che aggiunge come sia “dopo la Russia con 4.686 decessi pari a 3,2 per 100.000 abitanti, dato simile alla settimana precedente”. Nelle 6 regioni Oms sono stati registrati oltre 19 milioni di contagi e poco meno di 68mila decessi nei 7 giorni monitorati. Nella settimana dal 31 gennaio al 6 febbraio diminuisce del 17% il numero di nuovi casi Covid, registrati nel mondo rispetto alla settimana precedente, ma aumentano le morti del 7%.
Mascherine all’aperto, stop da domani venerdì 11 febbraio
Da domani, venerdì 11 febbraio, stop all’obbligo delle mascherine all’aperto in Italia. Intanto anche da Gran Bretagna e Francia arrivano segnali di ritorno alla normalità. In Inghilterra, si profila lo stop all’isolamento per chi risulta positivo al Coronavirus e la data da cerchiare sul calendario è il 21 febbraio. Secondo le regole attuali, le normative per contenere la diffusione del Covid-19 in Inghilterra in vigore dovrebbero scadere il 24 marzo.
In Francia, la svolta potrebbe arrivare tra la fine di marzo e l’inizio di aprile, quando potrebbe essere revocato il green pass. Lo ha sottolineato il portavoce del governo francese, Gabriel Attal. “C’è un inizio di miglioramento negli ospedali e ci sono proiezioni che possono farci sperare che entro la fine di marzo o l’inizio di aprile la situazione negli ospedali sarà sufficientemente tranquilla da permetterci di revocare il pass vaccinale”, ha detto Attal, aggiungendo: “Abbiamo sempre detto che queste misure saranno revocate non appena la situazione sanitaria lo consentirà”.
Ecco chi si appresta ad allentare le misure anti-covid, e dove invece l’attenzione resta alta