“Noi siamo nella fase di picco” da coronavirus in Italia “e quindi dalla prossima settimana vedremo la curva iniziare a scendere, ma non è ancora la fine della pandemia. Stiamo andando verso la discesa dei contagi; in primavera ne vedremo molti meno e verso l’estate, quando avremo pochissimi casi e nessuna impennata per tantissimo tempo, potremo dire che il virus si è endemizzato. Ma adesso no. In primavera-estate però vedremo la luce finalmente, se tutto va come sta andando”. E’ questo l’orizzonte tracciato all’Adnkronos Salute da Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma.
“Poi, se arriva una variante strana dall’Africa o dal Sudest asiatico – frena l’esperto – ne riparliamo”. Potremmo ritrovarci da capo in autunno? “Non penso – risponde – Le varianti verranno fuori, sicuramente ne vedremo ancora, ma più contagiose di Omicron è difficile perché – spiega l’epidemiologo – ormai i siti che il virus ha usato per contagiare sono cambiati talmente tante volte che non possono cambiare ancora. In gergo si dice che sono andati in saturazione, quindi” Sars-CoV-2 “può fare mutazioni relative, magari su altre proteine o sulla stessa Spike, ma non può dare una maggiore contagiosità di Omicron che sta al livello del morbillo”.
Un altro segnale positivo che fa ben sperare “è che Omicron ai vaccinati dà una sintomatologia leggera, quindi – evidenzia Ciccozzi – piano piano stiamo facendo abituare il virus a noi. E io credo che la ricetta migliore per la fine della pandemia ce l’abbia proprio il virus: cambiare a nostro e quindi a suo vantaggio, per parassitarci e convivere con noi”.