Covid oggi Gb, 49.139 nuovi contagi e 179 decessi

In Gran Bretagna sono 49.139 i nuovi casi di coronavirus registrati nelle ultime 24 ore e 179 i decessi per complicanze legate all’infezione. Lo hanno reso noto le autorità sanitarie locali. Gli ultimi dati mostrano che i casi sono aumentati del 17,2 per cento in una settimana, mentre i decessi sono aumentati del 21,1 per cento, sempre in una settimana. 

 Londra: niente lockdown ma l’inverno “sarà duro”
 

Nonostante l’aumento dei contagi, in Gran Bretagna, come ha spiegato un portavoce di Downing Street si esclude di imporre un nuovo lockdown completo per contenere la diffusione del coronavirus, ma, a detta del ministro della Salute Sajid Javid, ci si “aspetta un inverno particolarmente duro”. Secondo quanto riportato da Sky News, infatti, Javid ha detto ai parlamentari che c’è “un’enorme pressione” sul servizio sanitario in Inghilterra” anche per “la carenza di personale”. Nelle prossime due settimane, ha detto il ministro, verrà svelato il piano messo a punto con il sistema sanitario nazionale per affrontare i mesi invernali. Previsti “finanziamenti aggiuntivi”. 

 Allarme per crisi sanità
 

Se non si agisce subito per fermare il contagio Covid-19, si rischia “una crisi profonda” nei prossimi 3 mesi, sostiene la Sanità britannica che chiede al premier Boris Johnson di varare al più presto restrizioni anti-Covid prima che la situazione precipiti. Ma per ora il governo non ha nessuna intenzione di farlo. “Riteniamo che non sia il momento di passare al piano B”, ha commentato il ministro dell’Industria Kwasi Kwarteng, intervistato in proposito dalla ‘Bbc’. 

“Siamo al limite ed è solo la metà di ottobre. Servirà molta fortuna per non trovarci nel pieno di una profonda crisi nei prossimi 3 mesi”, ha detto oggi But Matthew Taylor, capo della della Nhs Confederation, che riunisce tutti i sistemi sanitari del Regno Unito. Intervistato dal ‘Guardian’, Taylor ha chiesto al governo di adottare con urgenza il cosiddetto piano B per l’inverno: obbligo di mascherina in diversi luoghi, ritorno allo smart working e se necessario anche il Green pass. Serve inoltre, ha avvertito, ritornare ad uno spirito di “mobilitazione nazionale”, evitando “i comportamenti rischiosi”.