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Covid, “Oggi è la quarta causa di morte in Italia”, afferma Locatelli. Con la Sanità in tilt ‘hanno pagato’ le altre patologie

E’ vero che nel suo momento di peggior ferocia (la prima ondata), il coronavirus ha di fatto bloccato i servizi sanitari, sia per l’altissima contagiosità che per le ovvie priorità connesse ma, di contro, questo ha fatto sì che soprattutto quanti affetti da patologie comunque gravi (malati oncologici e cardiopatici in primis), abbiano pagato ‘duramente’ l’approssimazione dell’assistenza. Senza contare poi le migliaia di analisi e screening, volte ad ‘accertare’ o ‘prevenire’ patologie a rischio, che hanno dovuto subire ritardi inimmaginabili. Ed oggi purtroppo (senza contare quasi nel frattempo deceduti), le terribili conseguenze: ospedali e laboratori di analisi sono sommersi da ‘vetrini’ ed esiti il più delle volte ‘sconfortanti. Una situazione disastrosa che, seppure indirettamente, è stata confermata dal presidente del Consiglio superiore di Sanità.

Locatelli: “Il Covid è diventata la quarta causa di morte in Italia. La terza negli Usa”

Intervenendo infatti ai microfoni radiofonici di Rai 1, Franco Locatelli, in questo caso in qualità di coordinatore del Comitato tecnico scientifico per l’emergenza coronavirus, illustrando la situazione Covid-19, ha affermato che ”Il Covid è diventata la quarta causa di morte in Italia, mentre negli Usa è al terzo posto“.

Due anni di massima attenzione sanitaria al Covid quante ‘altre morti’ hanno comportato?

Ovviamente, se il Covid è al quarto gradino di questa ‘lugubre classifica’, è abbastanza semplice capire come e quanto l’incidenza dei tumori e delle patologie cardiache siano i ‘protagonisti indiscussi’ delle principali cause di morte. Patologie che, come detto, se non prese in tempo, e assistite con la doverosa celerità, si consumano in una velocità disarmante.

Dunque, purtroppo, i circa due anni di ‘attenzione massima dedicata al Covid’ (che ha fatto oltre un centinaio di migliaia di vittime), ha finito per provocare altrettante, se non di più.

Locatelli: “Nel 94% dei Paesi la pandemia ha provocato alterazioni o ed interruzioni dei servizi sanitari”

Infatti, proseguendo poi il suo discorso sull’avvento del coronavirus, Locatelli ha confermato che “Secondo i dati raccolti dall’Oms nel 94% dei Paesi la pandemia ha poi provocato un’alterazione o un’interruzione dei servizi sanitari”.

Locatelli: “Terza dose ai giovani? Prima assicuriamo la copertura a quei paesi dove la campagna vaccinale è bassissima”

Infine, affrontando poi il ’nodo’ della terza dose, il presidente del Consiglio superiore di Sanità ha commentato che “la terza dose per i soggetti sani e giovani non è assolutamente scontata. Prima di estendere il ‘booster’ a tutti, occorre dare copertura nei Paesi dove la campagna vaccinale è imparagonabilmente più bassa”.

Max