La sospensione di 115 operatori sanitari no-vax in Alto Adige “se senza stipendio potrebbe essere illegittima. Il personale, ove possibile, va adibito a prestazioni diverse non pericolose per terzi o per l’operatore stesso”. Nel caso in cui ci fosse assoluta indisponibilità alternativa alla funzione originaria entra però in gioco un problema di diritto del lavoro: “Ci può essere licenziamento? E’ un terreno scivoloso da valutare con attenzione. Perché l’estizione del rapporto potrebbe esserci”. Ne parla con l’Adnkronos l’ex presidente della Corte Costituzionale, Cesare Mirabelli, che sull’obbligatorietà della vaccinazione ad una sola categoria afferma: “La linea prescelta dal Governo è della persuasione e diffusione. Mi pare ragionevole che non sia stato imposto l’obbligo generalizzato per legge perché ancora non c’è la capacità di vaccinare tutta la popolazione: la visione è adeguata rispetto all’obiettivo”.
Secondo l’ex presidente della Consulta, al di fuori della situazione pandemica infatti “l’onere” della vaccinazione ai sanitari potrebbe essere rimosso”. Mirabelli distingue tra “onere alla vaccinazione per i sanitari” ed “obbligo generalizzato” : “I sanitari hanno l’onere di una vaccinazione connessa allo svolgimento di alcune attività; non stanno subendo un obbligo generalizzato – spiega – L’obbligo della vaccinazione può essere imposto per legge e deve essere giustificato rispetto ad un interesse pubblico alla salute, definito dalla Costituzione come fondamentale diritto della persona e degli individui, e interesse della collettività, in una integrazione fra queste due prospettive”.
“Nel caso dei medici – prosegue – non si tratta dunque di un obbligo generalizzato di vaccinazione, ma di una necessità di vaccinazione connessa allo svolgimento di alcune attività. Il personale sanitario dei luoghi di cura o di convivenza come le residenze per anziani può dunque avere l’onere della vaccinazione, non l’obbligo: Cioè per svolgere una certa attività deve avere dei requisiti in assenza dei quali non può essere adibito a una certa funzione, dunque può essere sospeso”. L’ex presidente della Consulta precisa: “No a valutazione no-vax per principio o convinzione. E la cessazione del rapporto è ammissibile solo se è del tutto impossibile l’uso alternativo del sanitario senza necessità di vaccinazione. Ma non mi pare un problema attuale”. La sospensione in Alto Adige, conclude, “mi sembra più un elemento di pressione. Un primo ammonimento”. (di Roberta Lanzara)