Onestamente non sappiamo perché ma, già da qualche giorno (approfondimenti a parte, consultabili sui siti dedicati), il report del ministero della Salute ha iniziato a dare il numero complessivo che comprende sia i tamponi molecolari, che quelli antigenici. Così, da ieri, ne sono stati effettuati nel Paese 211.078 tamponi, dai quai sono emersi 12.415 nuovi contagi. Un rapporto che fissa così l’attuale tasso di positività al 5,8%.
La Lombardia è ancora la regione maggiormente colpita dai nuovi casi (1603), seguono poi la Sicilia (1439), l’Emilia-Romagna (1437), il Veneto (1369), ed il Lazio (1243). C’è da dire che questa ultima regione è però quella che segna il maggior numero di persone positive: oltre 77mila.
Calano finalmente le vittime, -377 da ieri, portando il numero complessivo dei decessi a 82.177 dall’inizio dell’emergenza..
Negli ospedali va lievemente meglio la situazione, sia nelle terapie intensive (-17 pazienti da ieri), che nei reparti ordinari, dove da ieri sono uscite altre 27 persone, tra quanti ricoverati con sintomi.
Per quel che riguarda invece il Lazio, come illustrato poco fa dall’assessore regionale alla Salute, Alessio D’Amato, illustrando i dati relativi alle Asl e Aziende ospedaliere, Policlinici universitari e l’ospedale Pediatrico Bambino Gesù, “Oggi su oltre 11 mila tamponi nel Lazio (-1.526) e oltre 12 mila antigenici per un totale di oltre 23 mila test, si registrano 1.243 casi positivi (-39), 21 i decessi (-15) e +1.088 i guariti. Diminuiscono i casi, i decessi e i ricoveri, mentre aumentano le terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è a 11%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende a 5%. I casi a Roma città scendono a quota 500“.
Max